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La Provincia di Teramo rientra nel Consorzio Area Marina Protetta Torre del Cerrano. Rientra dopo esserne uscita tre anni fa, nel 2012. Sempre con una delibera del Consiglio provinciale dispone di tornarvi a far parte. Un lavoro di ripristino della regolarità amministrativa durato almeno dieci mesi fino alla delibera di rientro nel Consorzio, votata all'unanimità nell'ultima seduta. Le quote mai redistribuite della Provincia, rappresentano il 15% del fondo di dotazione. E la Provincia era e resta proprietaria della Torre del Cerrano, simbolo del Parco e sede del Consorzio. Resta da capire però perchè nonostante il Consiglio provinciale, quando era presidente ancora Valter Catarra, avesse deliberato nel 2012 di uscire dal Consorzio, per due anni e più dagli uffici della Provincia non sia mai partita la dovuta comunicazione all'Area Marina Protetta. Due anni senza che il Consorzio sapesse "ufficialmente" che la Provincia fosse uscita. Ancora più paradossale è che non solo i consiglieri delegati a rappresentarla abbiano tranquillamente continuato a prendere parte alle assemblee consortili. E soprattutto questo: nonostante l'uscita nel 2012, per l'anno 2013 la Provincia ha comunque pagato... i suoi 10mila euro. E al Consorzio la ratifica dell'uscita è arrivata a inizio...2015. Adesso, a settembre dello stesso anno, la Provincia ne torna a far parte. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) politica-abruzzo_bilancio-senza-debiti-per-l-area-marina-protetta-torre-del-cerrano torrecerranopresentazione.stretta