• CANTORO
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In merito alle osservazioni mosse da più parti per la gestione del verde pubblico ritengo doveroso fare delle puntualizzazioni ed un minimo di excursus storico, il quale aiuta a meglio comprendere le difficoltà che stiamo affrontando quest’anno. La cura del verde pubblico era precedentemente affidata (fino al 30 aprile 2015) in parte alla Te.Am. ( 40 ettari di verde sui 98 totali di proprietà comunali) per un importo annuo di 655.000 €. La stima dei costi, fornita dalla stessa Azienda, per la manutenzione di tutto il verde sfiorava 1.500.000 €. Da qui è nata l’esigenza di guardarsi intorno alla ricerca di prezzi più competitivi rispetto alle tariffe applicate dalla Te.Am., le quali sono il massimo previsto dal capitolato dell’associazione Assoverde, già di per se superiori di un 15% rispetto quelle del prezziario Regionale. Dopo il 30 aprile la gestione del verde è stata affidata a ditte private, secondo quanto previsto dal codice sugli appalti, applicando il principio della rotazione, dando priorità proprio a quelle imprese che avevano lavoravato in sub-appalto per la Te.Am.,cercando cosi di ridurre al minimo gli esuberi. Le attuali tariffe sono ribassate del 20 %  rispetto al prezziario Regionale, e quindi del 35 % rispetto alle tariffe Assoverde. Appare del tutto evidente come questa sia stata una meritoria azione di Spending review fatta da questa Amministrazione, i quali benefici quantitativi sul bilancio si sono gia visti, passando da uno stanziamento annuo per la cura di tutti i 98 ettari di 410.000 rispetto ai 655.000 precedenti per la cura dei soli 40 ettari in convenzione Te.Am.. In termini qualitativi il miglioramento sarà evidente a partire dal prossimo quando l’Ente potrà contare interamente sullo stanziamento di bilancio previsto. Infatti troppo sono pesante sulle casse comunali i primi 4 mesi dell’anno (in cui il servizio veniva svolto ancora dalla Te.Am.), prosciugando quasi interamente l’intero capitolo di bilancio a disposizione. Basti pensare che a fronte di uno stanziamento di 410.000 €/anno; -        196.000 € (oggetto di definizione) sono stati impegnati verso la Te.Am. per il periodo ricompreso tra il 1° gennaio ed il 30 aprile c.a. -        Ulteriori 66.000 € sempre alla Te.Am. per la gestione del verde ornamentale in centro storico rimasto affidato alla Te.Am. Alla luce dei dati sopra citati, facendo il semplice conto della serva, si evince come l’Amministrazione, con la sola rimanenza di 149.000 €, ha comunque garantito il decespugliamento stradale (che da solo incide per circa 100.000 €), la manutenzione del verde in tutti gli edifici scolastici (con due passaggi uno a maggio ed uno recentemente prima della riapertura delle scuole) oltre allo sfalcio erba fatto a tutti i parchi gioco prima dell’estate. Vista la situazione creatasi quest’anno ogni ulteriore polemica mi sembra del tutto fuorviante e ritengo vada sottolineata l’ oculatezza della scelte effettuata, la bontà dell’ azione messa in campo dall’Amministrazione e di quelli che saranno i benefici dal prossimo anno in questo settore quando l’Ente potrà utilizzare l’intero capitolo di bilancio previsto senza dover più pagare come fosse oro, il taglio dell’erba. Altresì, essendo perfettamente a conoscenza dei disagi attuali, rassicuro i cittadini che gl’ interventi da fare saranno nelle prossime settimane evasi, avendo già provveduto a stornare dei fondi per riprendere le attività. Approfitto per ribadire ancora una volta ai vertici Te.Am., i quali ultimamente sembrano più impegnati a pensare alle commesse perse che ai servizi da erogare (i quali ultimamente sono molto lacunosi), che il sottoscritto, come tutti i miei colleghi, deve occuparsi del supremo interesse dei cittadini, di gestire le risorse pubbliche come il buon padre di famiglia, trascurando eventuali benefit che può venir meno a qualcuno. Inoltre visto che, come noi, anche l’Azienda ha particolarmente a cuore il futuro dei dipendenti che operavano sulla gestione del verde, mi permetto di suggerire di ridurre il parco auto disponibile (cosi come fatto già da questa Amministrazione), liberando così risorse per impiegare gli stessi dipendenti ai tanti servizi che non vengono svolti come necessiterebbero (tipo spazzamento stradale nelle frazioni, pulizia caditoie, ecc…). Certo di aver definitivamente chiarito le  motivazioni che ci hanno portato a non riconfermare la gestione del verde pubblico alla Te.Am., ritengo più utile continuare a fare il pane migliore possibile con la farina disponibile senza dover tornare su l’argomento.   Rudy Di Stefano