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TERAMO BANDIERACi risiamo con il Teramo. Appuntamento alle ore 17, a Roma, al Coni, per l’ultimo atto del calvario del Teramo. Va in scena l’udienza davanti al Collegio di garanzia, riunito a sezioni unite (presidente Franco Frattini più quattro giudici), per esaminare i ricorsi presentati dalle società Forlì, Teramo, Vigor Lamezia e Torres avverso le decisioni della Corte Federale di Appello Figc relative alla vicenda calcioscommesse. E’ prevista una breve discussione e poi il collegio si riunirà in camera di consiglio. Il verdetto è atteso in tarda serata (probabile) o al massimo domani mattina. La vicenda che riguarda il Teramo è quella della partita di Savona, del 2 maggio scorso, per la quale è stato condannato alla permanenza in Lega Pro, nonostante abbia vinto il girone B di Lega Pro sul campo. Condannati (e multati) anche il presidente biancorosso Luciano Campitelli (tre anni) e il ds Marcello Di Giuseppe (quattro anni) per illecito sportivo. Sei punti di penalizzazione, invece, per il Savona. Il Forlì vuole sia il Teramo che il Savona in serie D e così facendo sarebbe rispescato in Lega Pro insieme al Gubbio (primo avente diritto al ripescaggio, il Forlì è secondo). Il club romagnolo sostiene che per la responsabilità diretta va applicata la sanzione della retrocessione all’ultimo posto in classifica (così come ha fatto il tribunale nazionale federale in primo grado), non la revoca del titolo di campione di Lega Pro (come ha fatto la Corte federale di appello in secondo grado).