ROSETO/I 32 IMIGRANTI DI FAIETE CREANO PROBLEMI ANCHE AL MARE, LA POLITICA NON ERA STATA INFORMATA
«Noi eravamo all’oscuro di tutto». L’assessore alle politiche sociali, Alessandro Recchiuti, spiega che i 32 profughi di Rocca Santa Maria sono stati trasferiti a Roseto, all'Hotel Felicioni dopo una telefonata al Sindaco dal Questore. «Ho appreso la notizia solo questa mattina e devo dire che sono rimasto molto sorpreso. Mi hanno riferito che si è trattato dell’iniziativa di un unico operatore turistico privato, quindi fuori dal progetto ministeriale Sprar (sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati, ndr), cui peraltro abbiamo aderito ospitando già a Roseto degli immigrati nella massima riservatezza». Un trasferimento improvviso che ora lascia "di stucco" anche il mare. «Siamo stati completamente baipassati», ribadisce infatti Recchiuti, «perché si tratta di un’iniziativa al di fuori di un progetto organico, che peraltro ci comporta notevoli difficoltà».
«Il silenzio del Comune è censurabile» sostiene infatti Luigi Felicioni, commissario cittadino del Fronte Nazionale, «è assolutamente grave che la cittadinanza non sia stata informata di quanto sta accadendo in queste ore perché non credo affatto che l’amministrazione comunale non ne fosse al corrente. Sono curioso di sapere cosa pensa la Destra sociale rosetana di tutto questo». Di parere opposto invece Marco Borgatti che su facebook plaude all'inziativa e alla voglia di volontariato: «Fa piacere che anche Roseto dia il proprio contributo, anche se per un gruppo minimo di immigrati», è invece il commento di Marco Borgatti, esponente della sinistra rosetana, «a ospitare persone in difficoltà provenienti da Paesi alle prese con problemi enormi. Senza considerare che si tratta pur sempre di un’opportunità di lavoro per gli operatori che mettono a disposizione le proprie strutture ricettive».