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Foto ambulanzaPiù ambulanze nei presìdi ospedalieri e territoriali, maggiore copertura del territorio regionale sul fronte dell'emergenza-urgenza: la nuova rete prevede l'incremento da 52 a 59 del numero delle postazioni di ambulanze e da 18 a 37 il numero delle unità di emergenza che avranno il medico a bordo. Sono alcune delle misure più importanti contenute nell'ultimo decreto del Commissario ad acta della Sanità, Luciano D'Alfonso, che ha ridisegnato e qualificato la nuova rete dell'emergenza-urgenza. Oltre al decreto di D'Alfonso, la regione che dopo anni si avvia ad uscire dal commissariamento causato dal deficit sanitario, con provvedimento firmato dall'assessore Paolucci, ha acquistato 30 nuove ambulanze. La riqualificazione del servizio è frutto del lavoro congiunto dell'assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, del Crea, il comitato regionale emergenza-urgenza, e dell'Agenza sanitaria che hanno dato una nuova conformazione che punta soprattutto alle esigenze del territorio, "garantendo una copertura anche nelle zone più disagiate dell'area regionale". "Il potenziamento delle rete è la vera innovazione del piano - spiega l'assessore Silvio Paolucci - soprattutto perché viene incontro a due importanti elementi, uno quantitativo, con un numero maggiore di postazione per le ambulanze e l'altro qualitativo, con un numero maggiore di ambulanze con medico a bordo e con la previsione che gli stessi medici ruotino per garantire la corretta expertise". La prima Asl a partire con il nuovo piano è stata quella di Chieti, che dallo scorso primo ottobre ha attivato otto nuove postazioni in altrettante aree interne del chietino. "Questo nuovo piano dell'emergenza-urgenza - spiega ancora Paolucci - prevede una copertura del territorio più omogenea rispetto al passato e vuole far fronte alle notevoli differenze tra zone a popolazione dispersa e centri urbani". A proposito delle nuove ambulanze, Paolucci parla di "intervento rilevante in fase di programmazione con un impegno finanziario di 3 milioni di euro". I nuovi mezzi saranno così distribuiti: 4 alle Asl regionali per il trasporto neonatale, quindi per potenziare la rete dopo la chiusura dei quattro punti nascita di Sulmona, Atri, Penne e Ortona, 4 per coprire le nuove postazione del 118, 15 in sostituzione di mezzi obsoleti e 7 attrezzate per il trasporto assistito materno. "Un dato - conclude Paolucci -: circa la metà delle nuove ambulanze acquistate sarà destinata al nuovo percorso nascita per le reti Stam e Sten".