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12106876_10206230743800969_5749010336877718109_nRiceviamo e Pubblichiamo: In merito all’episodio denunciato dal Consiglio Direttivo della Società Torricella Sicura, mi è doveroso chiarire alcuni aspetti della vicenda. Nel mese di settembre sono stato invitato dal CONI e dal consigliere comunale Guido Campana, assieme ad altre organizzazioni sportive a prendere parte a degli incontri per definire gli aspetti organizzativi e logistici della manifestazione ”Sportissimamente 2015” ed in quella sede venne assegnato alla FIGC uno spazio in piazza Martiri Pennesi, di cui sarebbe stata responsabile. Successivamente sono state contattate dalla nostra Delegazione alcune società calcistiche, tra cui la Società Torricella Sicura, per verificare la loro disponibilità a partecipare all’evento, purchè in regola con le disposizioni della FIGC, tra cui il tesseramento dei giovani calciatori, necessario per la loro tutela e delle Società. Hanno aderito all’invito cinque società, di cui una femminile, che, verificati i requisiti richiesti, sono state ammesse all’evento. Solo venerdì 2 ottobre, un giorno prima dell’evento, ho ricevuto due telefonate da un dirigente della Società Torricella Sicura, nella prima chiedeva di poter partecipare alla manifestazione ed ancora una volta ho fatto presente che la scuola calcio della stessa Società non risultava iscritta a nessun torneo dell’attività di base (5-12 anni) organizzata dalla FIGC ed inoltre nessuno dei suoi ragazzi risultava tesserato, conseguentemente, anche per ovvi motivi di responsabilità, la Società Torricella Sicura, non aveva titolo per partecipare. Nella seconda telefonata mi chiese se fosse possibile tesserare i giovani calciatori, ed alla domanda rispondevo affermativamente. Ciò nonostante nessuno ha richiesto il suddetto tesseramento. Con questo secondo colloquio credevo che tutto si fosse chiarito e che la vicenda fosse chiusa. Il giorno della manifestazione, che si è tenuta in piazza Martiri della Libertà con il ricordo in memoria di Marco Calabretta, il bimbo di Pineto venuto a mancare per un tragico evento verificatosi mentre giocava, ho dovuto constatare che alcuni collaboratori della Delegazione discutevano con due signori, mi sono avvicinato ed ho capito che erano i dirigenti della Società Torricella Sicura che ancora una volta, nonostante i chiarimenti ricevuti, insistevano per partecipare alla manifestazione. Sono intervenuto in maniera civile e corretta senza offendere nessuno, comprensibilmente contrariato dall’insistenza della Società, nonostante quanto ci eravamo detti telefonicamente. Ribadisco con forza che non ho offeso nessuno e tanto meno detto “voi non sapete fare scuola calcio”. Sono sorpreso ed amareggiato dalle gratuite accuse ed offese che mi vengono mosse, da chi conosce da sempre le responsabilità ed i doveri dei dirigenti sportivi nei confronti dei giovani calciatori, oltre che il mio impegno ultratrentennale nel calcio giovanile. Sono altresì dispiaciuto per l’accaduto, che certamente è stato eccessivamente enfatizzato e pubblicizzato, e che conferma, anche se non ce ne era bisogno, che chi voglia far rispettare le regole, viene puntualmente irriso e contestato. Nonostante tutto non ho nessun motivo di malanimo nei confronti della Società Torricella Sicura, di cui conosco ed apprezzo da anni gli sforzi e l’impegno di tutti i dirigenti, tecnici ed atleti, e che non era assolutamente mia intenzione offendere o penalizzare in alcun modo. Nella speranza di aver chiarito lo spiacevole episodio ribadisco La mia disponibilità a prendere parte a qualsiasi  costruttivo incontro per il calcio giovanile.      

                                                                                       Il  Delegato

Ennio Di Provvido

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