CRISI AL COMUNE DI TERAMO / I CIVICI DI DI DALMAZIO CRITICI ...DALL'INTERNO. PER ORA...MA...
La loro non è un'uscita dalla maggioranza, non per ora almeno, ma i mal di pancia della lista civica di Di Dalmazio, che esprime due consiglieri (Campana e Puglia) e un assessore (Di Giovangiacomo) sono sempre più evidenti. E antichi. Antichi perché fu proprio la lista civica a segnalare, prima tra tutti, il disagio di partecipare all'amministrazione non condivisa della città, nel senso dell'ormai avvenuta scomparsa di quel senso di condivisione che dovrebbe animare il governo cittadino e che invece è sempre più scelta di pochi.
Alla luce dell'uscita di a Fratelli d'Italia dalla maggioranza, questa sera si è tenuta una riunione dei massimi esponenti della lista, nel corso della quale sarebbero state riaffermate tutte le doglianze nei confronti del brucchismo politico governante. La mancata condivisione delle scelte, come detto, ma anche la mancanza totale di una visione strategica sul futuro di Teramo, il decisionismo oligarchico e autoreferenziale (vedi la Fondazione Tercas) il mancato rispetto del programma di governo, la disastrata gestione della cultura cittadina...e tanto altro. Ma non è un'uscita, perché i civici declinano il loro ruolo nell'ottica di una partecipazione che è rispetto degli elettori, quindi pur in posizione sempre più critica, per ora non lasciano la maggioranza, cui offrono anche il gratuito tutoraggio parziale di Campana alla Lucantoni e cercano di non far venire meno il rispetto dell'impegno preso con gli elettori, senza inseguire poltrone (vedi TeAm dove hanno lasciato la presidenza).
Per ora. Ma sanno anche benissimo di essere tre in una maggioranza che di regge su due voti.