TERAMO NOSTRA DENUNCIA LO SMANTELLAMENTO DELLA CASA DEL SOLDATO A PORTA ROMANA
Nel quadro del centenario dell’anniversario della Prima guerra mondiale, è scandaloso che a Teramo si inizi con lo smantellamento della storica “Casa del soldato” di Porta Romana, già Convento Domenicano e successivamente Gendarmeria Borbonica.
È stata sede del distretto dell’Unità d’Italia e per tanto tempo distaccamento dell’Artiglieria. Quando nel 1915 venne inaugurata la Caserma di artiglieria zona Tigli e il distretto dislocato nella Caserma Pinelli, poi Rossi, l’edificio restò in uso per i sottufficiali residenti e poi sede del Nastro Azzurro e sezione del Distretto Chietino.
Attualmente lo Stato mette in vendita tutto, prescindendo dal valore storico artistico.
In questo caso vogliamo ricordare la nascita della istituzione del Nastro Azzurro che nel centenario dell’Unità d’Italia il generale Riccardi considerò utile per la storia patriottica Teramana.
La parete esterna è ornata da un lapidario che non può essere assolutamente rimosso.
Se scelleratamente lo si facesse, si rimuoverebbe la storia Teramana dei 150 anni dell’Unità, cosa che consideriamo gravemente riprovevole, soprattutto nel centenario della Prima guerra mondiale.
Ricordiamo che tra le targhe è presente l’omaggio a Giovanni Rossi, primo eroe caduto sul Carso.
Comune e Sovrintendenza decidano al più presto la nuova collocazione del lapidario e delle targhe, possibilmente prima del 4 Novembre, giornata celebrativa del centenario (ci permettiamo di consigliare gli anpi spazi interni ed esterni della caserma Costantini).
Antonio Topitti Piero Chiarini
Presidente Anpi sezione Teramo Presidente Teramo Nostra