TERAMO/DROGA E RAPINE, CARABINIERE SCEGLIE IL RITO ABBREVIATO
Sarà processato con rito abbreviato Mario Bongallino, il brigadiere di 53 anni oggi in pensione coinvolto nella maxi inchiesta del pm Silvia Scamurra su un giro di droga e rapine nel teramano. Inchiesta che a gennaio aveva portato in carcere 13 persone tra italiani e albanesi (il carabiniere era invece stato solo indagato). A chiedere il rito alternativo lo stesso Bongallino,, con la relativa udienza già fissata per novembre. Il brigadiere, all'epoca dei fatti in servizio a San Nicolò, deve rispondere di concorso in rapina pluriaggravata, omessa denuncia e favoreggiamento personale. L'inchiesta nella quale è rimasto coinvolto Bongallino è quella coordinata dal pm Silvia Scamurra, con le indagini affidate ai Carabinieri che avevano portato a sgominare una banda composta da albanesi ed italiani dedita, secondo l'accusa, allo spaccio di cocaina ed hashish. Droga che arrivava dal napoletano attraverso dei corrieri per poi essere spacciata in provincia. Ad alcuni degli indagati inoltre, venivano contestate anche delle rapine. Rapine come quella di giugno 2013, dove secondo l'accusa il carabiniere avrebbe guidato l'auto utilizzata per scappare e fatto da palo ad altri due componenti della banda.