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Li avevano proposti ai clienti come investimenti sicuri e redditizi. E invece si trattava di vere e proprie azioni, fatte sottoscrivere senza di fatto che il cliente di turno fosse stato messo al corrente. Per questo 20 tra dirigenti, funzionari ed ex vertici della Banca Tercas, sono stati iscritti nel registro degli indagati dal sostituto procuratore Irene Scordamaglia. Tutti e venti sono accusati di truffa in danno ad oltre quaranta azionisti: valore della truffa ipotizzata dalla Procura di Teramo, due milioni e mezzo di euro. Il filone investigativo portato avanti dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale di Teramo fa riferimento a fatti risalenti al 2011 ed è approdato, nelle scorse ore, alla notifica dell'avviso di conclusione delle indagini. Tra i venti indagati, alcuni ex alti dirigenti dell'Istituto di credito di Corso San Giorgio, come l'ex direttore generale Antonio Di Matteo e l'ex presidente del Cda di Tercas, l'avvocato Lino Nisii. banca-tercas