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ATTENZIONE, ORARIO CAMBIATO...NON PIU' ALLE 10,30 MA ALLE 9...   L'occasione è quella della presentazione del libro  “La meglio gioventù di Scampia”, ma in realtà quella che vedrà domani mattina, alle 9, don Aniello Manganiello incontrare gli studenti teramani del Pascal Comi, è molto di più. E' un bagno di verità.  libri_teramoOrganizzata nell'ambito del Premio Borsellino, la presentazione del libro di don Aniello Manganiello, prete anticamorra e autore di 'Gesù è più forte della Camorra' e Angelo Romeo, ricercatore e docente universitario di sociologia, è infatti un viaggio in una realtà lontana da molte delle vite dei ragazzi teramani. Il volume racconta cinque storie di vita "ordinaria": giovani e meno giovani che rivendicano una normalità che a Scampia- quartiere degradato alla periferia nord di Napoli - non è concesso vivere a causa di generalizzazioni e disinformazione di chi continua a banalizzare alcuni territori, ghettizzandoli come luoghi della criminalità e simbolo del degrado. «Libri come 'Gesù è più forte della Camorra' e 'La meglio gioventù di Scampia',  costituiscono il tentativo di dare voce a una popolazione che è omertosa non per scelta, ma perché c'è purtroppo una situazione che non consente a queste persone di parlare: la paura, l'assenza dello Stato, una magistratura schizofrenica nell'amministrazione della giustizia. "In questo libro si raccontano storie di questi cinque giovani cresciuti con me in oratorio  - spiega  don Aniello - e  che rappresentano la normalità di quel territorio, non l'eccezione. Raccontare questo significa anche condannare chi, scrivendo libri e girando film che denunciano solo il male di questo territorio, ha trasformato Scampia in un fenomeno da baraccone». «Il libro nasce dall'idea - ha spiegato Angelo Romeo, coautore del libro - di raccontare la parte buona di un quartiere di Napoli, Scampia, etichettato come regno della malavita, espressione di devianza su tutti i fronti; la parte buona di Scampia sono i giovani che sono riusciti ad affermarsi professionalmente, con onestà e sacrificio, segnati dalla loro provenienza ma che non rinnegano le loro origini e si impegnano nel sociale perché credono che il cambiamento sia, non solo possibile, ma anche necessario. Storie che sembrano l'eccezione ma che rappresentano la normalità, perché Scampia non è solo quello che mostrano le serie tv ma ha anche associazioni operose, scuole eccellenti e migliaia di famiglie che vivono nel rispetto delle leggi e attente al valore della solidarietà». A moderare l'incontro sarà il direttore di VeraTv Abruzzo e Certastampa.it Antonio D'Amore