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Sit in dei lavoratori delle Officine Maccaferri di Castilenti davanti alla sede di Confindustria contro la decisione del Cda della multinazionale bolognese di chiudere lo stabilimento e lasciare a casa 42 persone. Lavoratori in gran parte sotto i 40anni che, in virtù di una ripresa dell'azienda nell'ultimo anno, hanno acceso mutui. E ora si ritrovano senza alcuna certezza sul futuro e non intendono accettare la soluzione della delocalizzazione suggerita da un'azienda che, conti alla mano, non è in crisi. Al tavolo convocato presso Confindustria, la Fim Cisl del neo segretario provinciale Marco Boccanera e la Fiom Cgil del segretario Giampiero Dozzi. I sindacati hanno le idee chiare sul futuro: "Tirino fuori un piano industriale alternativo". All'incontro, la responsabile delle Risorse Umane dello stabilimento di Castilenti, Paola Musuraca, e il direttore delle Risorse Umane dell'intero gruppo, Simone Romano. A prendere parte al sit in, nonostante non sia più un dipendente della Maccaferri da dicembre 2014, dopo 32 anni di servizio, anche il sindaco di Tossicia, Franco Tarquini. Sabato mattina, intanto, sarà alla Maccaferri di Castilenti il capogruppo regionale Sandro Mariani. L'onorevole Melilla, intanto, interroga il governo chiedendo di convocare un tavolo nazionale per scongiurare la chiusura entro l'anno di un'azienda che rischia di gambizzare l'economia della Val Fino. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) IMG_2370 IMG_2371