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Dramma-settore metalmeccanico in Provincia di Teramo e 700 posti di lavoro a rischio. Un settore contraddistinto ormai da vertenze su vertenze, spesso esplose contemporaneamente come nel caso delle ditte Veco, CMP, Officine Maccaferri.  Non solo, a questo, ricorda la Fiom Cgil in una nota, va sommata l'instabilità del caso ATR di Colonnella che necessita tuttora di consolidamento e il "rischio di delocalizzazione di aziende dell’indotto automotive". Una situazione che porta il sindacato ad aprire ufficialmente di una "vertenza territoriale col conseguente intervento immediato con strumenti eccezionali da parte delle istituzioni". La contemporaneità delle crisi e la rapida evoluzione dei processi può produrre effetti di "deterioramento irreversibile sul sistema industriale metalmeccanico" sostiene il segretario provinciale della Fiom Cgil, Giampiero Dozzi. Il sindacato elaborerà un documento che sarà posto all’attenzione delle Istituzioni sulle principali criticità in atto nel settore metalmeccanico. Il Comitato Direttivo FIOM CGIL di Teramo "proclama lo stato agitazione generale di tutto il settore metalmeccanico con un’ora di sciopero. Uno stato di agitazione "come risposta alle ristrutturazioni in atto ed al rischio di chiusura e/o delocalizzazione di numerose aziende con pregiudizio nei prossimi mesi di circa 700 posti di lavoro". cgil_bandiera01