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Si uniscono sei Comuni, cinque teramani e uno pescarese: Arsita, Montefino, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Bisenti ed Elice. Diecimila abitanti in tutto ed un humus condiviso fatto di prodotti tipici, eccellenze gastronomiche, paesaggi suggestivi ed imprese che cercano sempre di più di resistere alla crisi. Nasce la "Città del Fino", con tanto di passaggio istituzionale nel Consiglio ad hoc che il prossimo 13 novembre vedrà i sei sindaci deliberare la fusione dei rispettivi enti. Un'iniziativa sotto l'egida della Regione Abruzzo, con l'obiettivo, tra gli altri, non solo di ottimizzare servizi e risorse umane, sempre poche, in dotazioni ai singoli Comuni, ma rendere una Città del Fino candidabile ai finanziamenti europei. L'esigenza di fondersi deriva anche dalla disastrosa situazione patita dalla vallata del Fino, soprattutto dal punto di vista della viabilità e del dissesto idrogeologico che ha seminato imperdonabili isolamenti. Speranze concrete, a detta della Regione Abruzzo, risiedono nei 130 milioni di euro che arriveranno dal governo. Cento esclusivamente per mettere in sicurezza le strade: di questi, alla Provincia di Teramo, ne andranno 26. Almeno 7 milioni saranno destinati a rimettere in piedi la viabilità del Fino. Fondi, si spera, che arrivino al più presto e si tramutino in cantiere aperti sulle strade provinciale a servizio della vallata. Intanto, a fine settimana, si terrà il Consiglio per deliberare la nascita della Città del Fino: appuntamento venerdì 13, alle ore 18, nella sala consiliare del Comune di Montefino. Il giorno prima, sempre a Montefino, alle 18.30, il concerto dell'Orchestra Sinfonica Abruzzese. L'iniziativa ha visto per promotore il consigliere regionale del Pd, Luciano Monticelli. LUCIANO_MONTICELLI