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epa05024063 People are evacuated by bus outside the scene of an attack at the Bataclan theatre in Paris, France, 13 November 2015. At least 149 people have been killed in a series of attacks in Paris on 13 November, according to French officials. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON "Siamo in un ristorante a la Bastille, credo non molto lontano dal posto in cui è avvenuta la sparatoria". Così, in chat con un'amica, poco prima della mezzanotte, scrive Margherita, aquilana 30enne. "Abbiamo cominciato a notare uno strano movimento di sirene e poi di messaggi, hanno cominciato a ricevere tutti telefonate". "A un certo punto hanno cominciato a sbaraccare tutto, quindi siamo stati costretti ad avviarci a piedi - scrive più tardi, sempre in chat, Margherita - Non ci hanno cacciato, ma eravamo rimasti solo noi e hanno cominciato a rimettere le sedie dell'esterno dentro il locale. Quindi abbiamo deciso di cominciare ad andare". "Abbiamo percorso dei vicoletti e c'era ovunque polizia con fucili - continua - Per non parlare delle ambulanze. Sono tornati alla memoria pessimi ricordi". "Come sto? Direi ok, ho avuto già un certo training". "C'erano un sacco di aquilani stasera, anche Agnese che alloggiava vicino al Bataclan". "Se c'è una cosa che ho imparato è che al destino non si sfugge". "Sono qui solo in questi giorni, parto domenica, in teoria. Mi domando cosa sarà domani. Domani Parigi sarà sicurissima. Non trovi?". "Dinanzi alle immagini e alle notizie che arrivano dalla Francia è facile cadere nella tentazione di reagire emotivamente. Invece dobbiamo fare appello a tutta la nostra razionalità per capire cosa è successo e soprattutto perché". Così il Governatore della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso. "L'Islam è una religione e come tale va rispettata, mentre chi uccide e semina terrore non merita rispetto ma solo il giusto castigo. Prego per tutte le vittime degli attentati di Parigi, prego affinché non si debbano piangere altri morti per assurde guerre di religione, prego per una pace che sia anche figlia dell'integrazione". Il Presidente Federale Carlo Tavecchio, d'intesa con il Presidente del Coni Giovanni Malagò, ha disposto l'osservanza di un minuto di raccoglimento in occasione di tutte le gare in programma durante il fine settimana per ricordare le vittime della tragedia di Parigi. Dalla Serie A ai campionati della Lega Nazionale Dilettanti, tutto il mondo del calcio si stringe attorno alla Francia, duramente colpita da attacchi terroristici.