PENNA SANT'ANDREA, SISTEMATA LA PROVINCIALE VOMANO-FINO
Con un finanziamento che la Provincia di Teramo ha ottenuto dalla Regione, è stato possibile sistemare il tratto finale della strada Provinciale 3bis Vomano-Fino, all'innesto con la strada comunale Capsano-Collemarino a Penna Sant’Andrea. La Strada Provinciale, mai ultimata nella sua interezza, è molto trafficata perché percorsa ogni giorno da centinaia di automobilisti che dalla vallata del Fino raggiungono Teramo, ma sono costretti a immettersi sulla strada Comunale che si presenta tortuosa e con profondi dissesti. In particolare, gli interventi eseguiti hanno riguardato la creazione, nell’ultimo tratto della strada, di un canale di raccolta delle acque dei terreni sovrastanti per incanalarle e prevenire, così, eventi franosi. E’ stata effettuata anche una verifica dei sistemi di drenaggio già esistenti, che ha dato esito positivo, ed è stato sistemato il corpo stradale che aveva riportato degli smottamenti all’altezza del bivio con la strada comunale Capsano-Collemarino. “Si tratta di interventi importanti e non più procrastinabili, soprattutto in vista dell’approssimarsi della stagione invernale - ha commentato il Sindaco del Comune di Penna Sant’Andrea Severino Serrani - e per questo ringrazio, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, il Presidente della Provincia di Teramo Domenico Di Sabatino e il Consigliere Provinciale delegato al ramo Mauro Scarpantonio oltre ai tecnici per l’attenzione dimostrata e il lavoro svolto, fondamentale per garantire una sicura viabilità a tutti i cittadini. Preme, comunque, sottolineare che permangono numerose criticità sulla viabilità provinciale, soprattutto nelle aree interne, delle quali la Regione è a conoscenza e sulle quali siamo stati rassicurati circa finanziamenti futuri. In qualità di Consigliere Provinciale, mi sono già espresso circa l’opportunità per la Provincia di provvedere a una urgente azione di messa in sicurezza delle strade, anche accedendo a mutui, per i quali, grazie alle agevolazioni, non verrebbero pagate quote interessi per i prossimi cinque anni”.