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tribunaleÈ in corso la Camera di Consiglio dei giudici della Quarta sezione penale della Cassazione che devono decidere se confermare o annullare le assoluzioni dei 6 componenti della commissione Grandi rischi, accusati dalla procura della Repubblica dell'Aquila di aver dato rassicurazioni infondate alla popolazione del capoluogo abruzzese sul rischio sismico al termine della riunione del 31 marzo 2009, a 5 giorni dalla scossa distruttiva del 6 aprile che ha causato 309 vittime e la distruzione del centro storico aquilano oltre a quella di altri piccoli centri. È atteso in giornata il verdetto del collegio presieduto dal giudice Fausto Izzo, e composto da Picciardi, Andrea Montagni, Salvatore Dovere e Marco Dell'Utri, questi ultimi due relatori, oltre agli aggregati Daniele Cenci e Ugo Bellini. In particolare, i supremi giudici devono decidere se accogliere il ricorso della procura generale dell'Aquila contro l'assoluzione emessa il 10 novembre 2014 dalla Corte d'Appello del capoluogo nei confronti di 6 esperti della Cgr che in primo grado erano stati condannati a 6 anni di reclusione per omicidio colposo e lesioni. In Appello è stato condannato solo un unico imputato, Bernardo De Bernardinis, che all'epoca era vice capo del dipartimento della Protezione civile. La sua condanna è di 2 anni di carcere, con pena sospesa e beneficio della non menzione. De Bernardinis ha fatto ricorso contro la condanna. Gli altri sei componenti assolti in Appello sono Franco Barberi, all'epoca presidente vicario della Commissione ed ex capo della Protezione Civile; Enzo Boschi, presidente dell' Istituto nazionale di Geofisica; Giulio Selvaggi, capo del Centro nazionale terremoti; Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre; Claudio Eva, docente di fisica all'Università di Genova; Mauro Dolce, direttore dell'Ufficio Rischio sismico della Protezione civile. Contro le loro assoluzioni, oltre alla procura generale, hanno fatto ricorso in Cassazione anche le parti civili, tra le quali i familiari delle vittime e il Comune dell'Aquila. Ieri nella sua requisitoria il sostituto procuratore generale della Cassazione, Giuseppina Fodaroni, aveva chiesto di confermare le sei assoluzioni e di confermare anche la condanna di De Bernardinis accogliendo anche il ricorso presentato dalle parti civili in relazione alle vittime del crollo alla casa dello studente. La presidenza del Consiglio, come responsabile civile della Grandi rischi, ha fatto ricorso contro la condanna di De Bernardinis.