TERAMO/LA CARDELLI ATTACCA IL MODO DI LAVORARE DI MILTON DI SABATINO
Da tempo non vi sono più registrazioni delle sedute del Consiglio comunale: con la scusa del risparmio, il contratto con una emittente locale non è stato rinnovato né si è provveduto all’attivazione del sistema di riprese audiovisive in dotazione della sala consiliare, così come da tempo deliberato. Questo perché da comoda passerella per piccoli spot elettorali, l’Aula è diventato un luogo dove in troppi rischiano costantemente di disvelare la proprie miserevoli capacità ed i propri torbidi scopi .
La seduta è stata presieduta da Di Sabatino, non solo con una scelleratezza che ha raggiunto livelli epici anche rispetto ad un standard già elevato, ma anche indebitamente laddove lo stesso Presidente del Consiglio era parte in causa.
La mozione di revoca del Presidente del Consiglio è stata arbitrariamente rinviata ad una prossima seduta adducendo, a sostegno di tale atto, leggi, norme e prassi inventate sul momento dal Segretario generale e spacciate per “verbo” da un Sindaco più che impudente.
L’ Ordine del Giorno, da me presentato, che sollecitava un’Ordinanza sindacale (già emanata in numerosi comuni) per arginare il dilagante problema legato all’uso ed all’abuso di alcol tra i minori è stato respinto con risibili pretesti di assenza di legittimità. Gli stessi ostacoli non hanno però interdetto l’Ordinanza del 2011 per la istituzione del Porta a Porta nella raccolta rifiuti, illegittimamente in vigore ancora oggi in sostituzione dell’obbligatorio Regolamento, né quella incostituzionale contro l’accattonaggio del 2014.
Veniamo alla Petizione sui rifiuti…infine approdata in Consiglio, per essere sprezzantemente ignorata da tutti (escluso il Consigliere Berardini che l’ha votata). Nessuno si è peritato di scendere nel merito per confutare o avallare le richieste avanzate.
Ma lo scopo comunque è stato raggiunto perché il silenzio a volte è più eloquente di mille parole, infatti il riserbo del Sindaco che non ha osato far verbalizzare le scempiaggini profferite ufficiosamente e la ritrosia di una certa minoranza (che a detta dello stesso Sindaco, ancor più della maggioranza, è stata fortemente determinata a non modificare in alcun modo la contestata delibera) a palesare le proprie posizioni, non riescono ad occultare la triste verità: non esiste alcun motivo ostensibile per il mancato recepimento delle istanze contenute nella Petizione di oggi e in alcuni emendamenti alla delibera di ieri.
Cui prodest ?
Paola Cardelli
Consigliere Comunale