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prefetturaaIl segretario del Silp Cgil Daniele Tissone esprime soddisfazione per la marcia indietro del Governo sul provvedimento che prevedeva la chiusura di 23 Prefetture. "Era del tutto sbagliato - afferma - cancellare presidi essenziali di sicurezza, legalità e tutela sociale con un provvedimento che minacciava di chiudere ben 23 uffici territoriali quali: Teramo, Chieti, Vibo Valentia, Benevento, Piacenza, Pordenone, Rieti, Savona, Sondrio, Lecco, Cremona, Lodi, Fermo, Isernia, Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Oristano, Enna, Massa-Carrara, Prato, Rovigo, Asti e Belluno. Il governo - prosegue Tissone - si è pertanto impegnato a presentare un emendamento alla Legge di stabilità 2016, che modifica la norma (contenuta nella legge sulla spending review di Monti), che impone la riduzione delle prefetture, comprendendo, così, l'importanza che simili presidi rivestono in relazione ai molteplici compiti istituzionali a essi demandati tra cui, non ultimo, anche le esigenze di integrazione e coesione sociale connesse ai flussi migratori. Auspichiamo pertanto - conclude Tissone - che il ministero dell'Interno ritiri al più presto lo schema di Dpr con l'elenco delle 23 sedi da sopprimere considerato che, un simile provvedimento, arrecherebbe, in caso di attuazione, un sicuro indebolimento dell'attuale modello di sicurezza concepito con la legge 121/1981 che affida specifiche competenze di pubblica sicurezza proprio alle autorità locali e provinciali (uffici di Polizia compresi), che hanno lo scopo di garantire sicurezza e protezione ai nostri cittadini".