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pomanteQualora ce ne fosse stato bisogno, alla luce delle zuffe di maggioranza che hanno animato la vita politica di questi giorni, determinando il Sindaco Brucchi ad annunciare un rimpasto per evitare il ritorno alle urne, è Paolo Gatti a confermare accordi trasversali a tutto campo (parlando apertamente di mutazioni politiche e listoni) e a cristallizzare lo spirito che anima le liste "ciniche", confessando apertamente (con eccesso di spavalderia, per la verità, ma se lo può permettere, perchè i fatti gli daranno ragione) che alla fine dei giochi, per l'assegnazione delle poltrone, conteranno solo i voti raccolti (non le competenze).
Una dichiarazione sulla quale i cittadini dovrebbero riflettere, anche quelli che votano con i paraocchi, anche quelli del PD, alla luce degli ultimi avvenimenti regionali, anche gli illusi e gli ingenui.
Non ha importanza, per questi amministratori, governare al fine di assicurare una gestione ottimale della cosa pubblica, sulla base di competenze e capacità dei singoli prescelti, coinvolgere il cittadino nelle scelte e nella programmazione, delineare una strategia globale per le città e per i territori, orientata (solo a titolo d'esempio) all'abbattimento delle barriere architettoniche e sociali, all'annullamento del digital divide, all'efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa, alla valorizzazione del territorio, della cultura, dell'eno-gastronomia, del turismo (settori nei quali l'Abruzzo e Teramo potrebbero eccellere a livello mondiale e con le quali disoccupazione e povertà sarebbero solo un ricordo)
Contano solo i voti. Che poi quei voti accreditino sulle poltrone soggetti capaci o incapaci, in grado di fare il loro lavoro o semplicemente di scaldare una poltrona ed incassare uno stipendio, capaci di far bene o capaci di far danni, poco importa. E' la volontà dei cittadini.
Sapete cosa ne penso? Ha ragione: è la volontà dei cittadini. A Teramo come in Regione.
Pertanto, se questi sono i presupposti, se queste sono le dichiarazioni, se questo è l'atteggiamento palese di questi politici, i cittadini che torneranno a sostenerli e ad eleggerli non saranno più "vittime" del sistema ma "complici".
Gianluca Pomante
Consigliere Comunale