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38816In migliaia ai funerali di Marco e Graziano. Un saluto commosso a due lavoratori, due persone per bene, due marinai abituati al sacrificio. Le loro vite sono state spezzate poco prima di imbarcarsi. Alle due di sabato mattina il Q7 guidato da un 35enne inglese li ha falciati ed uccisi sul colpo. A dire messa, nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Tortoreto, è stato Padre Gregorio. “Lasciamogli prendere il largo – ha detto durante l’omelia -. Marco penserà ai motori e Graziano alle reti. Reti che saranno piene non di pesce ma di amore”. Alla cerimonia funebre erano presenti i sindaci dei tre comuni della Val Vibrata: Tonia Piccioni per Alba, Paolo Camaioni per Martinsicuro ed Alessandra Richi per Tortoreto. Un dolore straziante quello delle famiglie. Della moglie e della figlia sedicenne di Graziano, rimasta senza il suo “faro”, quel papà che si faceva in quattro per lei. E poi la fidanzata di Marco, ormai senza più lacrime di fronte ad una tragedia che ha mutato per sempre la sua esistenza. “Non possiamo scegliere come morire – ha aggiunto Padre Graziano – ma solo come possiamo vivere e la vostra presenza mi fa capire come hanno vissuto. Hanno trasmesso amore”. Un ultimo saluto ricco di commozione ma anche di dignità. Quella dignità di cui erano ricolmi l'albense Marco Iampieri ed il tortoretano Graziano Battistelli. GUARDA IL SERVIZIO