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20151204_205524Le Gadit ce l’hanno fatta dopo una lunga battaglia a colpi di marche da bollo e non di fucile hanno salvato il pennuto inserito nelle specie a rischio estinzione. In qualità di Presidente, scrive Gaetano Ercole, accolgo con soddisfazione il pronunciamento del 07/01/2016 da parte della Giunta Regionale de L'Aquila Dipartimento delle politiche dello Sviluppo Rurale e della Pesca, che ha deciso di non prolungare il periodo di prelievo della beccaccia nella Provincia di Teramo. Già da tempo avevamo sollevato la problematica relativa al prelievo di questa specie ed in particolare avevamo contestato il metodo con cui gli ambiti territoriali caccia Vomano e Salinello avevano formato i Censitori/Monitoratori di beccaccia (avendo in precedenza già ricevuto parere non favorevole circa il riconoscimento del corso da Loro organizzato con nota del 17.012015 prot. RA41669 emessa dallo stesso dipartimento della Regione Abruzzo) e soprattutto per difetto di attuazione della GDR953/2013 sui censimenti stessi. La decisione della Giunta ci dà ragione. Ringraziamo il Dottor DI PAOLO che si è dimostrato attento e sensibile anche verso le nostre richieste . Tuttavia nonostante le molteplici missive e richieste di intervento Urgente inviate all’Ente Provincia di Teramo, devo aggiungere che la stessa sensibilità non è stata dimostrata dal quadro dirigenziale della Provincia che sarebbe potuto giungere alla stessa conclusione se solo avesse preso in considerazione le nostre rimostranze e sarebbe intervenuta tempestivante quale organo di vigilanza sui comitati di gestione, attuando come da noi rischiesto l’applicazione dell’ art. 31comma 7 della L.R.10/2004. Aggiungo che il periodo di prelievo di questo splendido pennuto era stato oggetto di un ricorso da noi presentato al TAR de L'Aquila, il cui giudizio formale, è ancora pendente. Per quest'anno la beccaccia è salva. Si Rinnova nuovamente l’invito alle AA.TT.CC. Vomano e Salinello ad una corretta applicazione della DGR953 onde evitare inutili disturbi a questa specie classificata peraltro a rischio estinzione e pregandoLe di dare alla notizia (della chiusura al 10 gennaio della caccia alla Beccaccia), la piu’ ampia diffusione possibile nel mondo venatorio, onde evitare che qualche cacciatore non informato possa sbadatamente continuarne la caccia.