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La Veco conta di ripartire con l'attività produttiva il prossimo 25 gennaio. Un auspicio che i vertici della fonderia di Martinsicuro hanno condiviso con i lavoratori riuniti in assemblea permanente da lunedì. Prima la riunione con le Rsu e i segretari di Fim Cisl, Marco Boccanera, e Fiom Cgil, Giampiero Dozzi, alla presenza dell'avvocato Nicola Sotgiu e del direttore di stabilimento Carlo Azzolina, durata oltre un'ora. Poi l'incontro con i 71 dipendenti, inclusi i 13 che hanno aderito alla mobilità. La ripartenza della Veco, chiaramente, è subordinata alla concessione dell'Aia, l'autorizzazione integrata ambientale, da parte della Regione Abruzzo ma c'è fiducia, dopo la Conferenza dei servizi d'inizio settimana. Chiaramente ci sono interventi, documentazioni e lavori (in corso e in fase di avvio) posti come condizioni alla Veco affinchè l'iter verso l'Aia scivoli liscio. L'azienda si è detta in grado, con grandi sacrifici, ad adempiere alle prescrizioni. Ai dipendenti è stato chiesto un sacrificio ulteriore, sobbarcarsi eventuali mansioni mai ricoperte per coprire servizi che non verranno più esternalizzati. Con la promessa da parte dell'azienda di accordare anche un acconto sugli stipendi successivi, a partire da febbraio s'intende. E, man mano che sarà ritornata attiva la produzione, l'azienda si è detta pronta a coprire le spettanze non pagate (dicembre, tredicesima e gennaio). Un confronto franco tra le parti, ritenuto "positivo" dai rappresentanti sindacali. Ma i lavoratori non intendono interrompere l'assemblea permanente fino a quando non si sarà espressa definitivamente la Regione sull'Aia. E per mantenere alta l'attenzione sul destino della Veco, sono pronti ad un nuovo corteo a Martinsicuro sabato 23 gennaio. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) IMG_4493 IMG_4498 IMG_4511 (1) IMG_4511 IMG_4513