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consorzio piomba finoIn merito ad alcuni articoli pubblicati su vari organi di informazione, inerenti la riattivazione delle indennità ai membri del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Comprensoriale per lo Smaltimento dei Rifiuti Urbani “Area Piomba Fino”, precisa quanto segue:  
  • Il Consorzio è un’Azienda speciale (consortile) ai sensi dell’art. 1, co. 4 dello Statuto (BURA n. 5 Straordinario del 10.07.1998), ente strumentale dei n. 8 Comuni consorziati, ente pubblico economico (Cassazione nn. 15661/06, 14101/06, 18015/02 e 10968/01), dotato di personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e gestisce un’attività a rilevanza economica (gestione integrata dei rifiuti urbani - Tar Sardegna - Sentenza n. 1729/2005), come determinato con Deliberazione dell’Assemblea consortile n. 09 del 16/11/2015 avente per oggetto: “Statuto consortile. Provvedimenti”, con la quale è stata chiarita la natura giuridica dell’Ente.
  • Al Consorzio, pertanto non si applicano le disposizioni di cui all’ 5, comma 7 del D.L. 78/2010 che riguarda i Consorzi intesi come amministrazioni pubbliche (comma 3 dell’articolo 1 della legge 31 dicembre 2009 n. 196), ma non le Aziende speciali, nonchè consortili (come di fatto si configura il Consorzio Area Piomba Fino);
  • La suddetta norma ha modificato l’art. 82 del TUEL che definiva le indennità di funzione ed i gettoni di presenza in favore di titolari di cariche elettive (art. 5 del DL 78/2010). Gli attuali componenti del CdA, come nominati con Deliberazioni dell’Assemblea consortile n. 27/2012 e n. 07/2014, non sono amministratori di enti locali, ma sono stati scelti tra esperti con competenza tecnica, previa presentazione di CV, esistendo il divieto statutario per gli amministratori degli enti locali soci di poter far parte del predetto CdA; per cui non si incorre nella fattispecie di anomala duplicazione di indennità di funzioni da riconoscere;
  • Altre realtà configurantesi Aziende Speciali, operanti anche in Abruzzo, riconoscono senza soluzione di continuità, le indennità agli Amministratori degli Enti interessati.
  • Con il provvedimento direttoriale n. 68/2015 si provvede, esclusivamente, a riattivare la liquidazione delle indennità di carica dovute al Presidente ed ai componenti del CdA, già deliberate con Deliberazione dell’Assemblea n. 12/2013, tenendo conto di una riduzione del 10% che era stata stabilita e che non sarebbe da applicare. Non risulta vero, pertanto, che il CDA si attribuisce compensi da solo. La riattivazione dell’indennità avviene per volontà dell’Assemblea dei sindaci e per atto del Direttore. Il CdA si adegua alle altrui decisioni.
  • Non risulta vero che siano state liquidate 000 Euro che rappresenta la somma complessiva maturata dagli Amministratori per le indennità non corrisposte in circa due anni, ma sono state liquidate solo le somme riferite all’anno 2014, per un totale complessivo di Euro 16.650,00.
  • Gli attuali Amministratori sono impegnati in una costante attività per garantire il buon funzionamento del Consorzio, che opera anche in ragione di attività economico-ambientali proprie in grado di essere anche autosufficiente sul piano economico, come testimonia anche la riduzione costante dei costi di gestione ed offre servizi agli Enti consorziati, come la gestione delle discariche (vecchio e nuovo bacino), gli investimenti in corso per dotare il comprensorio di impianti e servizi più efficienti per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
  • Gli attuali Amministratori hanno azzerato il debito del Consorzio. Il consorzio aveva dal 2006 una perdita costante di circa 1.000.000,00 di euro. Nel 2016 la perdita di esercizio sarà uguale a zero. Le perdite erano a carico dei cittadini del Consorzio. Oggi non più. Ad esempio il Comune di ATRI, grazie all’attuale gestione, ha risparmiato circa 425.000,00 euro. Il tutto bilanci alla mano.
  • Gli attuali amministratori hanno riaperto la discarica, aderito alla piattaforma Rifiuti ZERO, hanno ottenuto fondi dalla Regione per DUE CENTRI DI RACCOLTA, di cui uno in ATRI. Hanno risolto la vertenza debitoria con DECO evitando la fine di CIRSU. Il Consorzio è tornato ad essere una risorsa per i Comuni.
  • Da quando è stato istituito tutti gli amministratori succedutisi hanno percepito giustamente le indennità senza addentrarci in ricordi che potrebbero rivelare sorprese.
  • Questo CDA ha da sempre rivolto lo sguardo al futuro e mai al passato.
  • Per sciogliere la solita strumentalizzazione politica, il Consorzio evidenzia che sia il Collegio dei revisori (che ha ricevuto regolarmente gli atti per le proprie competenze) che tutti i Sindaci (Pineto, Silvi, Castilenti, Castiglione, Arsita, Bisenti, Atri, Montefino) hanno espresso unanimemente il proprio voto favorevole a che il Consorzio non rientri nel campo di appicabilità del DL 78/2010, con tutte le decisioni che ne derivano, dopo un’attenta lettura e a seguito di un rinvio dell’Assemblea dei Sindaci al fine di approfondire la tematica in seno ai propri organi competenti.
  • Inoltre ed infine il Consorzio valuterà tutte le strade ulteriori, qualora esistenti, al fine di dissipare ogni altro eventuale o strumentale dubbio in merito in modo trasparente cosi come lo sono state le delibere assembleari e le determine direttoriali.