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tribunale-teramo-3L'avrebbe costretta ad avere un rapporto sessuale minacciando di spararle se avesse opposto resistenza: un'accusa che questa mattina ha visto un 78enne di Martinsicuro finire a processo per violenza sessuale, con l'udienza davanti al collegio che ha visto salire sul banco dei testimoni la stessa vittima della presunta violenza, ascoltata in un'audizione a porte chiuse, oltre alla ginecologa che la visitò in quell'occasione e ad altri testimoni dell'accusa e della parte civile. Il processo è stato poi aggiornato a marzo per ascoltare altri testi. I fatti contestati all'uomo risalgono al 2013 quando la presunta vittima, una rumena di 30 anni che aveva lavorato per alcuni mesi nell'albergo gestito dall'uomo a Martinsicuro (Teramo), lo avrebbe contattato per chiedergli il pagamento dei relativi stipendi. "Incontriamoci che ti consegno i soldi" - le avrebbe detto l'uomo, che però una volta arrivato all'appuntamento l'avrebbe convinta a seguirlo in casa per poi costringerla, con l'uso di una pistola, a consumare un rapporto sessuale. "Se non stai con me ti ammazzo" le avrebbe detto, con la ragazza che dopo aver subito la violenza avrebbe denunciato tutto ai carabinieri e con il fascicolo finito prima sul tavolo del pm Bruno Auriemma e poi del gup Domenico Canosa che a dicembre del 2014 aveva disposto per l'uomo il rinvio a giudizio.