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pomante GUARDA L'INTERVISTA A POMANTE Ritengo di poter dire, con rammarico, che sarebbe ormai opportuno porre fine all'esperienza della seconda Giunta Brucchi e di questo Consiglio Comunale.   Da un lato, per l'oggettiva decadenza dei costumi, che sta riducendo le riunioni a sterili battibecchi, con cadute di stile e bassezze che non credo abbiano precedenti nella storia della nostra città. Dall'altro, per l'altrettanto oggettiva incapacità di questa maggioranza di far fronte alle esigenze dei teramani.   Nell'opuscolo del Sindaco Brucchi "Io con Te" della campagna elettorale 2014 si leggeva testualmente "con tenacia, abbiamo perseguito gli obiettivi prefissati, riducendo l'indebitamento e garantendo standard elevati nei servizi sociali e nella scuola". Le vicende relative alla riduzione dell'assistenza ai disabili, all'aumento delle rette degli asili, alla privatizzazione dei nidi e al servizio di trasporto scolastico non hanno bisogno di ulteriori commenti.   L'anticipazione di cassa ormai fuori controllo e la morosità fiscale prossima al 40% denotano difficoltà di bilancio difficilmente risolvibili nel breve e medio termine. Con ottimismo degno di altri periodi storici, il Sindaco prometteva nell'anzidetto opuscolo lo smaltimento al 100% e la riduzione della Tari (in quello del 2009 parlava semplicemente di "politiche ambientali"). Basta consultare le bollette e guardare l'immondizia in città e nei dintorni per capire che mai profezia fu più fallace. In attesa (ancora) del bando per la nuova Team e dei chiarimenti sulle superfici che aumentano e sulle tariffe che s'impennano, senza spiegazione apparente.   I progetti di "città policentrica" (nel 2009 il titolo era "Centro storico e frazioni", ben lontani dall'essere solo potenzialmente realizzabili, sono ormai naufragati nella polvere di un immenso ed eterno cantiere, che sta devastando le ultime attività economiche rimaste.   La "qualità della vita" (nel 2009 era "Sicurezza e Legalità") è evidente dai pericoli che si corrono percorrendo il parco fluviale (tra molestatori e calcinacci che cadono da Ponte S. Gabriele) o girando per le vie del centro come delle frazioni. Tra strade e marciapiedi groviera, selve di dissuasori che non dissuadono, parcheggi degni di Tetris e educazione stradale e civica ai minimi storici, per parlare della "città del pedone e della bicicletta" si deve far riferimento ad una cartolina di Mantova o di Treviso.   I "progetti di partecipazione alle scelte strategiche", varianti della democrazia partecipata rubate ai cinque stelle e alle liste civiche d'opposizione, non sono mai stati realmente perseguiti. Le "misure per la crescita" hanno determinato l'aumento dei fallimenti e della disoccupazione. In effetti una crescita c'è stata.   Il bastimento della "valorizzazione culturale e la forza delle idee" ha imbarcato acqua per oltre un anno tra "peracottate" varie, pagate migliaia di euro, fino a schiantarsi fragorosamente sugli scogli dell'iniziativa tutta teramana, fatta di veri professionisti, che ha salvato il Capodanno in extremis e dimostrato che non servono i soldi ma i talenti e le buone idee. E forza Teramo, finalmente.   Le "manovre di defiscalizzazione" per le imprese, che avrebbero dovuto allargare gli "orizzonti per una rinascita produttiva" hanno portato ad una dematerializzazione delle imprese, non in chiave tecnologica ma fisica, nel senso che se ne sono andate materialmente altrove.   Quel che davvero, però, è preoccupante, è che questi politici non sanno cosa fare di questa città. Non hanno un progetto per la Teramo del futuro e danno l'impressione di montare e smontare il giocattolo come fa un bimbo curioso, nei primi anni di vita, fino a romperlo.   Ecco perchè ritengo che sia più giusto tornare alle urne, dare nuovamente la parola ai cittadini, nella speranza che anche i teramani abbiano capito che, senza idee, senza qualità, con i voti scambiati "bicchiere a bicchiere" dentro un bar o nel salotto di casa, promettendo posti di lavoro inesistenti e favori ormai non realizzabili, non si va più da nessuna parte.  

Gianluca Pomante

Consigliere Comunale