Scrittrice teramana progetta un "corto" tra Abruzzo e Veneto
Federica Ferretti, scrittrice e giornalista abruzzese, attualmente collaboratrice della rivista Mondadori “Confidenze tra amiche”, già premio Donna città di Teramo per comunicazione e giornalismo, nonché musicista accreditata tra le eccellenze del Centro milanese Leonardo Da Vinci dell’avanguardia “Metateismo”, è stata madrina senior al Geo Film Festival.
Vale a dire una manifestazione cinematografica che, tutti i giovedì sera, per ben tre mesi, dal 5 novembre 2015 al 4 febbraio 2016, ha tenuto impegnata con le sue proiezioni, la splendida Cittadella, gioiello medievale nella provincia di Padova.
Qualche numero: 900 pellicole pervenute da 52 paesi al mondo, attraverso cui è andato in scena il cinema degli elementi, che aveva cioè a cuore il tema dell’ambiente, le tecnologie innovative e le energie rinnovabili.
Non a caso, tra gli ospiti, è stato annoverato il prof. Gianfranco Rizzo,docente dell’Università di Salerno, il cui HysolarKit consente di trasformare la propria auto, in veicolo ecologico ad alta tecnologia con costi contenuti.
In questa particolare cornice, arricchitasi via via di preziose presenze quali il produttore Thomas Toffoli , la madrina junior Francesca Ampodio,la piccola protagonista del premio oscar la Grande bellezza, il padrino, attore e modello, Marco Crepaldi, il premio alla carriera Francesca Antonaci( Gegia), Federica ha inoltre lanciato, insieme all’organizzatore e regista Rocco Cosentino, l’ulteriore ambizioso progetto.
Realizzare, su soggetto della nostra scrittrice, un corto da ambientarsi tra Abruzzo e Veneto, all’insegna di una particolare solidarietà artistica ed umana con la nostra Regione verde d’Europa.
E rafforzare così la vocazione turistico-ambientale delle due regioni coinvolte.
Non bisogna dimenticare che la Ferretti, vestita per l’occasione dall’eccellente stilista concittadino Filippo Flocco, è reduce da traguardi quali, ad esempio, il connubio con il cantautore Don Backy per il suo Canto di Natale 2015, metafora della situazione di precarietà in cui ci hanno gettato i fatti di Parigi e la necessaria riflessone sui valori della fratellanza e solidarietà tra gli uomini di diverse religioni ed etnie.