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Niente da fare. Gli autobus targati Università di Teramo, per il trasporto gratuito degli studenti per Colleparco e Piano d'Accio, sono fermi sempre al solito posto: parcheggiati tra i due plessi di Coste Sant'Agostino. Fermi perchè non possono essere messi in moto fino a quando il Ministero non avrà concesso l'indispensabile deroga a farli circolare come trasporto extraurbano. Dal ministero per adesso nessuna notizia e così gli autobus rossi dell'UniTe restano parcheggiati da oltre cinque mesi. C'è chi fa notare che, se e quando il ministero dovesse concedere l'agognata deroga al trasporto verso Piano d'Accio, occorrerà spendere dei soldi per fare un minimo di manutenzione, in primis sui pneumatici. Le gomme dei due autobus infatti si sono già leggermente ovalizzate e, per i ben informati, c'è il serio rischio che si debbano sostituire le batterie dei rispettivi motori. Insomma, più restano fermi lì, più bisognerà spendere poi per metterli in moto. La tratta proposta al ministero per i due bus è: Piano d’Accio – stazione – piazza Garibaldi – Colleparco, andata e ritorno. “La linea da Colleparco va intesa come integrativa al servizio della Baltour, quella per Piano d’Accio è sostitutiva di una linea che invece non esiste. Ma a rimanere parcheggiate, si fa per dire, sono soprattutto le attese degli studenti universitari che frequentano il polo bio-veterinario di Piano d'Accio. L'autorizzazione del ministero, a novembre, si pensava sarebbe arrivata entro un paio di settimane. E invece sono trascorsi cinque mesi. Un problema, visto che l'accordo tra UniTe (o meglio Adsu) con la Baltour è saltato. La proposta avanzata dallo stesso rettore Luciano D’Amico, ossia di far salire gli studenti sull’autobus dell’università previa esibizione dell’abbonamento sottoscritto con la società del presidente Ballone, era stata bocciata. Altra attesa, l'attivazione della fermata del treno davanti a Piano d'Accio. IMG_6038 IMG_6039 IMG_6040