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[caption id="attachment_37827" align="alignright" width="300"]???? La situazione dopo l'intervento[/caption] [caption id="attachment_37828" align="alignright" width="300"]???? Lo stato dei lavori[/caption] Lo stato di fatto prima dei lavoriLa Ruzzo Reti Spa ha concluso i lavori per lo spostamento e la messa in sicurezza della condotta principale di Pastino, frazione di Tossicia, la cui rottura l’anno scorso provocò la mancanza di acqua e disagi per gran parte della popolazione teramana.   L’ultimo atto dei lavori, che finora si sono concretizzati nella sistemazione di una condotta provvisoria, nella bonifica e nel consolidamento dei terreni circostanti e nella posa in opera della condotta definitiva, sarà l’allaccio del nuovo impianto di Pastino con la rete adduttrice principale.   Per consentire l’attivazione della nuova condotta, mercoledì 16 marzo, dalle ore 8 alle 18 circa, si dovrà interrompere il flusso idrico e quindi il servizio subirà un'interruzione nei seguenti comuni: Teramo, per le sole parti alte (Villa Gesso, Castagneto, Castrogno, Colle Parco, Coste Sant'Agostino, Varano), Isola del Gran Sasso (limitatamente alla frazione di Pretara), Montorio al Vomano, Tossicia, Torricella, Colledara, Castellalto, Canzano, Campli, Bellante, Sant'Omero, Sant'Egidio alla Vibrata e Civitella del Tronto.   “Con la sistemazione della nuova condotta e l’allaccio previsto mercoledì – spiega il presidente della Ruzzo Reti Spa, Antonio Forlini – mettiamo la parola fine a un problema che l’anno scorso, di questi tempi, in concomitanza con le drammatiche condizioni meteorologiche che tutti ricordiamo, provocò disagi a non finire alla popolazione teramana. Abbiamo provveduto con nostre risorse a mettere in sicurezza il tratto, lungo appena un centinaio di metri su una rete di ben 20 chilometri, che fu interessato dalla frana e dalla rottura della vecchia conduttura. Colgo l’occasione per sottolineare che l’opera rientra comunque in una strategia di verifica e miglioramento di tutte le reti di nostra gestione”.   L'importo dell'opera, finanziata con fondi della Ruzzo Reti, è di circa 350 mila euro.