GARANTE DEI DETENUTI/I CONSIGLIERI DEVONO SAPERE COSA ACCADE NELLE CARCERI
“L'ho detto a tutti i capigruppo che sono intervenuti e che ringrazio: non mi limiterò alla relazione annuale, ma li terrò molto informati, perché il carcere fa parte della città, della Regione, e i consiglieri devono sapere cos'accade nelle carceri; i loro interventi sono fondamentali”. Così l'on. Rita Bernardini a margine dell'audizione convocata dalla Conferenza dei Capigruppo presso la Regione in relazione alla nomina del Garante dei detenuti abruzzesi.
“Le carceri in Abruzzo sono come in tutta Italia: ci sono direttori bravi e personale preparato, ma si tratta comunque di istituzioni criminogene e chi fa il suo percorso in carcere non esce migliore”, ha proseguito Rita Bernardini. “Quindi c'è molto da lavorare, anche con gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna e con gli Uffici di Sorveglianza, per il reinserimento sociale di queste persone; ma deve collaborare tutta la collettività, dalle istituzioni ai cittadini volontari, perché molta strada dev'essere fatta. Alcuni valori del cristianesimo mi sono stati trasmessi: Cristo frequentava gli ultimi, e di Scribi e Farisei non aveva una buona opinione. Anzi, diceva che i dottori della Legge fanno portare alla gente normale pesi che non toccherebbero nemmeno con un dito. Ecco, cerchiamo di evitare questo”.
“Attenzione, perché se Rita Bernardini dovesse essere eletta c'è il rischio che lavori troppo e troppo bene”, ha commentato ironicamente l'avv. Vincenzo Di Nanna, segretario di Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzi che continua a portare avanti la campagna “Rita Bernardini Garante dei detenuti subito”. Insieme a lui Riccardo Chiavaroli, promotore della legge che istituisce in Abruzzo la figura del Garante dei detenuti, che ha dichiarato: “Si è avviato un percorso che spero porti a una larga condivisione di questa candidatura. Spero anche che si raccolga l'appello di Rita Bernardini: entro Pasqua, il Consiglio nomini il Garante”.