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12771540_1684460115156399_8782526684205899172_o 10321075_1684460111823066_6956147453866884006_o 12030450_1684460118489732_1930955932735149022_o"C'è chi se la canta e se la suona". E' questa la battuta che circola in questi giorni tra i consiglieri comunali, su quello che rischia di diventare l'ennesimo caso di questa Amministrazione oramai al bivio. Parliamo della nascita di una associazione politico- culturale "Nuove Energie" composta da esponenti che fanno capo soprattutto all'assessore Rudy Di Stefano e quindi al suo referente politico Paolo Gatti. Scesa in campo all'improvviso,  composta da persone che hanno avuto incarichi in questi mesi dallo stesso assessore Rudy Di Stefano (canile, verde etc), l'associazione  si occuperà di organizzare la giornata della bicicletta, bimbinbici, giornate di mobilità sostenibile e quanto ha a che vedere con l'ambiente (delega appunto di Di Stefano). L'associazione vanta di avere oltre 50 tesserati. Presidente è stato eletto Yuri Canfora, vicepresidente sarà Vincenzo Flamminj mentre la coordinatrice è Nadia Di Pietro. Il direttivo è invece composto  da Denis Mignini, Stefano Di Natale, Simone Di Ferdinando, Andrea Pomanti e Gabriele Di Domenico. All'attenzione dei consiglieri di maggioranza che andranno a parlare con il Sindaco di questa nuova creazione, lamentandosi perché di fatto si esternalizza la delega all'ambiente ad una associazione politica e culturale, anche la presenza  dell'assessore Di Giovangiacomo (ritenuta inopportuna dalla stessa Lista Civica dell'assessore alla conferenza stampa di qualche giorno fa) e che rischia di essere "impallinato" anche lui per essersi seduto di fianco ai gattiani, che nulla avrebbero a che vedere con Puglia e Campana. Intanto, in tema di ambiente nessuno e neppure la rampante associazione ha pensato di organizzare qualcosa per Earth Hour (Ora della Terra) in programma ieri, ma  a suonare la campanella all'assessore  ha pensato il WWF che ha ricordato  come la nostra città non aveva organizzato nulla per il cambiamento climatico, lo ha fatto solamente con un fax a firma Di Stefano e così Teramo non figura neppure nell'elenco. Poi l'intervento del Sindaco per cercare di evitare la figuraccia con l'annuncio che il Comune aveva spento le luci. Ancora una volta Brucchi ci ha messo la faccia, come sempre in ritardo. Peccato. Sarà perché si pensa solo ad altri generi di cambiamenti? Politici per esempio?