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di-giovangiacomoo (1)Ecco il testo ufficiale del comunicato che ufficializza l'uscita della Civica Al Centro per Teramo dalla maggioranza e le dimissioni dell'assessore Di Giovangiacomo   Il gruppo civico “Al Centro per Teramo” comunica che, in data odierna, l’assessore Giorgio Di Giovangiacomo ha rassegnato le dimissioni dal proprio incarico. La decisione, sofferta ma ineludibile, condivisa con i fondatori della Lista Civica Mauro Di Dalmazio, Francesco Di Giacomo, Vanni Di Giosia, Enrico Mazzarelli, Giovanni Mattucci, Antonio Grazietti, Serafino Impaloni, Amelia Rubicini nonché il Consigliere Provinciale Graziano Ciapanna, trae origine da una situazione politica amministrativa del Comune di Teramo reiteratamente segnalata dalla Lista Al Centro per Teramo che, sin dai primi mesi di governo, con prese di posizioni e lettere pubbliche aveva sollevato problemi e criticità restando, però,  del tutto inascoltata. Infatti, la Lista, fedele alla sua ispirazione civica ed alla sua storia politica degli ultimi dieci anni ha, sin dall’inizio, posto questioni e problematicità assumendo anche posizioni critiche e formulando proposte  al fine di dare un apporto costruttivo, avendo percepito che, l’attività politica amministrativa, aldilà del lodevole impegno  dei singoli, non era caratterizzata da una progettualità alta  e condivisa per lo sviluppo della città generando, conseguentemente, uno scollamento sempre più crescente con la comunità. La mancanza di questo collante decisivo  ha fatto si che il dibattito, più che  sulle questioni ed i problemi centrali e fondamentali della città, sia stato  caratterizzato quasi esclusivamente da individualismi, tatticismi, rivendicazioni, beghe e  litigiosità che hanno determinato notevole imbarazzo nell’opinione pubblica  ed una scarsa efficacia dell’azione amministrativa. Già del gennaio 2015 con una lettera pubblica indirizzata al Sindaco il gruppo chiese un salto di qualità generale nell’azione amministrativa enunciando  anche alcune questioni puntuali di grande rilevanza. Di più, relativamente alla vicenda TEAM, alle sue innegabili criticità ed alle prospettive strategiche della stessa, il Presidente nominato Giovanni Mattucci, d’accordo con il gruppo, rassegnò le proprie dimissioni da Presidente al fine di generare un dibattito, un approfondimento sulle problematiche  e sulle prospettive dando dimostrazione palese  di avere a cuore gli interessi della città prima del ruolo e della poltrona. Purtroppo quel grido di allarme e quel gesto finalizzati a creare uno scossone salutare e a rimettere al centro dell’azione i temi veri della vita della Città, rimasero del tutto inascoltati e, anzi, nei mesi successivi, si è assistito ad un ulteriore deterioramento. Addirittura si arrivò ad una  verifica/non verifica dell’attività della giunta, del tutto svincolata da un confronto su temi, programmi e problemi della comunità, apparendo per lo più come un’operazione di palazzo funzionale a garantire gli equilibri. In quell’occasione e per le ragioni esposte, la lista civica non partecipò ad un’operazione che aveva poco di funzionale all’interesse della città non intendendo farsi strumento di un teatrino nato solo sull’esigenza di raggiungere o accaparrarsi posti o poltrone e chiedendo di contro che la verifica fosse fondata sull’analisi dei problemi, sulle criticità, sulle idee e prospettive dello sviluppo della città. Lo fece pubblicamente e con grande trasparenza denunciando la situazione e sperando sempre che ciò potesse servire ad un cambiamento di passo che in realtà non si è mai verificato.  In questo ulteriore periodo trascorso, nulla è cambiato ed anzi le criticità evidenziate si sono acuite e si è assistito ad una proliferazione delle conflittualità e delle litigiosità generata  perlopiù dalla ambizione a  ruoli ed incarichi. Si vive in una deprimente quotidianità, cercando di rinfacciarsi responsabilità e inadempienze, coinvolgendo anche personale e dirigenti. La lista civica non intende rimanere inerte, come non ha mai fatto, di fronte a questa involuzione negativa che rischia, se non fermata, di trascinare  la città di Teramo verso il basso. Con  una assunzione piena di responsabilità rinuncia al proprio assessorato rimettendo la delega nella disponibilità del sindaco “sperando” almeno che la “liberazione” di un posto in giunta  possa consentire di soddisfare le ambizioni particolari di gruppi o persone e  consentendo di trovare una stabilità di governo che faccia cessare  gli improduttivi teatrini e la spartitoria litigiosità. L’auspicio profondo e genuino  è che questo gesto e questa azione possano indurre una riflessione seria  e concreta della maggioranza, che metta al centro dell’interesse Teramo ed i Teramani, e che possa qualificare  la cospicua parte restante della consigliatura individuando con chiarezza gli obiettivi, le scelte e gli strumenti per ridare ruolo , centralità, identità e futuro  a Teramo in un’epoca particolarmente complessa in cui  si stanno ridefinendo le strategie, i destini e le vocazioni dei capoluoghi. Angelo_Puglia_av_3_ppIl gruppo, coerentemente e conseguentemente, continuerà con spirito costruttivo  la sua azione amministrativa, pur fuori organicamente dalla maggioranza,  fedele alla propria natura civica ed  al programma elettorale che ha condiviso, lavorando con ancor maggiore dedizione ed impegno nell’interesse della città con una disponibilità che  non sarà più  pertanto scontata ma che dovrà esse conquistata con la coerenza, serietà e bontà delle proposte e dell’attività. In tal senso non smetterà di proporre, in consiglio ed anche  pubblicamente, iniziative di dibattito e di confronto sulle prospettive, sulle idee, sugli obiettivi di sviluppo di questa città coinvolgendo anche gli attori economici, sociali  e culturali del territorio in modo da ricreare un comune sentire ed una reale partecipazione alle dinamiche politico amministrative. Da ultimo , ma non ultimo, riteniamo che il gruppo , in consiglio e attraverso il suo assessore,  abbia dato piena prova di serietà, fattività e concretezza (i risultati per quanto riguarda traffico ed opere pubbliche sono tangibili ed oggettivi; a tal proposito, un ringraziamento particolare e sentito va a tutto il personale che con il proprio impegno  ha consentito di raggiungere questi risultati), senza mai partecipare  a diatribe di potere ritenendo il ruolo o l’assessorato un mezzo per l’efficace azione politica e non un obiettivo personale. Di intenti, propositi politicamente corretti e belle parole  sono pieni gli scaffali della politica, mentre i fatti significativi e coerenti (rinuncia a incarichi) sono di contro rarissimi. Noi, parafrasando un illustre scrittore contemporaneo, vogliamo assomigliare alle parole che diciamo. Con i fatti! Al Centro per Teramo Giorgio Di Giovangiacomo  Angelo Puglia     LE REAZIONI     fabio-berardini-2FABIO BERARDINI (M5S)   LA MAGGIORANZA-CADAVERE   Apprendiamo da organi di stampa delle dimissioni dell’Assessore Di Giovangiacomo. Uno degli Assessori più importanti, l’Assessore alle opere pubbliche, evidentemente dopo i numerosi disastri cagionati dal suo assessorato alla Città di Teramo, compie l’unica scelta logica: le dimissioni. Le belle parole del Sindaco sui numerosi cantieri aperti si stanno rivelando una grande bufala. I commercianti sono esasperati dai lavori del Corso e tutti i teramani sono stanchi di vedere i loro soldi buttati in opere pubbliche che, nella migliore delle ipotesi, vengono a costare il triplo della normalità e sono terminate dopo anni. Come si fa a dire che va tutto bene quando l’Assessore ai lavori pubblici si dimette? Come si fa a continuare a mentire alla cittadinanza? Cosa ne sarà ora del Piano Urbano del Traffico tanto annunciato? Chi prenderà il posto dell’ex Assessore Di Giovangiacomo? Ormai, come in una nave che affonda, tutti i passeggeri stanno iniziando a saltare giù e questo sarà solo il punto di partenza di un terremoto politico che porterà alle dimissioni del Primo cittadino. La situazione è completamente fuori controllo e Brucchi se ne sarà reso conto. È di tutta evidenza, infatti, che sia il consigliere Guido Campana e sia il consigliere Angelo Puglia, per coerenza, dovranno passare ora in opposizione staccando definitivamente la spina alla maggioranza Brucchi poiché, se ciò non avverrà, Campana e Puglia saranno ritenuti i maggiori corresponsabili dell’agonia del Brucchi bis, e della Città intera, assieme al gruppo di “Dodo Soprattutto”. Siamo stufi di vedere questo desolante teatrino politico fatto di dimissioni, annunci, falsità, ipocrisie e rimpasti. Fuori dal Consiglio comunale, infatti, le persone stanno perdendo il lavoro, la casa e la dignità per colpa di quattro politicanti che si divertono a prendere in giro la nostra Teramo. È ora di dire basta. È ora di sfiduciare il Sindaco Brucchi con una mozione. Fabio Berardini Movimento 5 Stelle Teramo     sandro-marianiSANDRO MARIANI (PD)    BRUCCHI PRENDA COSCIENZA CHE E’ FINITO   “È finita, di fatto, l’amministrazione Brucchi.” Questo il commento a caldo da parte del Capogruppo PD all’emiciclo, Sandro Mariani, sulle dimissioni dell’Assessore al Comune di Teramo, Giorgio Di Giovangiacomo, che esce di scena, sull’onda di una crisi sempre più pesante per l’attuale amministrazione. “Brucchi perde pezzi ogni giorno – continua Mariani – la sua maggioranza prende le distanze alla spicciolata ed oggi con le dimissioni di Di Giovangiacomo, cui seguirebbe anche Puglia, forse anche Campana, non sarà possibile definirla più come tale. Siamo arrivati alla resa dei conti, dopo mesi e mesi di malgoverno per la città di Teramo, finalmente anche i numeri sanciscono la fine di questa amministrazione.” Conti alla mano, il Sindaco Brucchi si troverebbe in questa configurazione con esattamente mezzo Consiglio Comunale contro, con 16 consiglieri su 32 all’opposizione. “Uno stallo vergognoso per la città capoluogo – incalza il Capogruppo PD – sintomo chiaro e limpido di una compagine da sempre allo sbando ed ora assolutamente inadeguata per continuare ad amministrare. Con quali numeri e con quali responsabilità politiche pensa di approvare il bilancio Brucchi? Dov’è la dignità di rimettere il mandato nelle mani dei cittadini? Domande retoriche che difficilmente troveranno risposta da parte di chi fino a pochi giorni fa millantava di rimanere in sella fino al 2019.” “Si rendano conto – conclude Mariani – coloro che ancora insistono nella compagine di Brucchi, che è il momento di seguire l’esempio di deontologia politica messo in atto da altri consiglieri e staccare il respiratore nei confronti di questo vero e proprio accanimento perpetrato contro la città di Teramo.     angelottiMAURIZIO ANGELOTTI (PD)   DIMISSIONI SUBITO   La maggioranza del sindaco Brucchi non c’è più. Dimissioni subito. Ne prendiamo atto, insieme ai cittadini teramani, dopo che Giorgio Di Giovangiacomo, uomo della giunta  con deleghe cruciali, ha rassegnato le dimissioni da assessore. Si assottiglia ancora, dunque, la compagine a sostegno di un progetto politico ormai chiaramente fallimentare e che si avvicina al giusto epilogo. La stagnazione nel governo della città, sancita con le parole ed in questo caso anche con i fatti, da tutte le forze politiche della maggioranza, si trasferisce all’interno dell’aula consiliare con soli 16 consiglieri su 32 che sostengono ancora il sindaco. Non crediamo restino altre opzioni, nello stallo che si genererà in consiglio, di tornare tutti alle urne ed il sindaco, ormai anatra zoppa, deve riflettere e fare un passo indietro nel bene della città di Teramo. PD Città di Teramo Maurizio Angelotti   futuroCon riferimento alle dimissioni dell'Assessore Di Giovangiacomo e al conseguente comunicato stampa della lista "Al Centro per Teramo" non possiamo non condividere la necessità di ritrovare una stabilità di governo attraverso la "cessazione di improduttivi teatrini e litigiosità spartitorie". Apprezziamo la asserita fedeltà agli impegni programmatici assunti davanti ai cittadini teramani e riteniamo opportuno che il Sindaco dia seguito nei prossimi giorni alla richiesta di una profonda riflessione - peraltro già da noi sollecitata sui temi programmatici - al fine di rendere proficua, incisiva e realizzativa la prosecuzione della consigliatura. Giovannibattista Quintiliani Capogruppo di Futuro In   Sinistra Italiana sulla crisi della giunta Brucchi : “Serve un’alternativa credibile e di rottura con gli errori del passato”   stefano ciccantelli SelA Gennaio di quest’anno sull’infinita crisi di maggioranza, che vede in queste ore andare in scena le battute finali, scrivevamo che Teramo non poteva permettersi questo teatrino e che non si costruisce alcuna alternativa per la città con gli ex-delfini di Brucchi. In quattro mesi dobbiamo registrare che nessuna risposta politica è stata messa in campo per definire un progetto politico credibile e di rottura con gli errori del passato. Cos’è infatti se non un brutto sequel della candidatura di Paolo Albi l’ipotesi circolata e non smentita di un coinvolgimento di Dodo Di Sabatino nel centrosinistra ? Cos’è se non un pessimo segnale che la crisi venga ufficializzata dal gruppo legato a Di Dalmazio che alcuni vedono, da mesi, come prossimo ad un passaggio armi e bagagli nell’entourage dalfonsiano? Lo scrivevamo quattro mesi fa, l’abbiamo detto con forza all’assemblea pubblica organizzata a Febbraio con Arturo Scotto al circolo Arci l’Officina e lo ribadiamo oggi : il progetto politico di Sinistra Italiana è incompatibile con la solita, vecchia e stra-sconfitta idea di costruire coalizioni elettorali a pochi mesi dal voto con spezzoni del centrodestra, liste finto-civiche e candidature debolissime nell’elettorato di centro-sinistra. Al Partito democratico torniamo a chiedere : alternativa di città o Partito della Nazione in salsa teramana ? Noi lavoriamo e continueremo a lavorare per l’alternativa di città in radicale discontinuità.   Luigi D’Ettorre – coordinatore comunale SEL-Sinistra Italiana Teramo Città Stefano Ciccantelli – coordinatore provinciale SEL-Sinistra Italiana – Federazione di Teramo