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La difficile situazione economica, la mancanza e la perdita di lavoro alimenta in maniera esponenziale la crescita di situazioni di povertà di tante famiglie che hanno difficoltà persino a reperire beni di prima necessità e pagare l’affitto a libero mercato. Un caso affliggente  e ostile a San Nicolò a Tordino. La Signora D. L. R.  di anni 58, in attesa di una sentenza per vedersi riconosciuta di un assegno ordinario di invalidità in base ai contributi versati, trovasi in una concreta attuale situazione pregiudizievole della propria condizione economica avversa, è gravemente malata di sclerosi multipla in stato di avanzamento, sarà obbligata a lasciare l’alloggio di proprietà di un costruttore  il 29 giugno 2016.  La medesima, consegue nella graduatoria generale, (ora al vaglio della Commissione alloggi), i requisiti oggettivi e soggettive non utili per avere un punteggio pratico e vedersi assegnato un alloggio popolare. Una singolarità per la signora S.G. di Teramo, a causa della morte della propria madre, è diventata occupante senza titolo in un alloggio popolare di viale Cavour e dopo aver perso il posto di lavoro è diventata morosa nei confronti dell’Ater. La Commissione acquisito gli atti, osservava una sentenza di primo grado che, l’alloggio in discussione era già assegnatario un nipote della defunta ma, a causa di allontanamento involontario del giovane aveva perso il diritto di abitare in quell’alloggio, ma la suddetta Commissione ha comunque rigettato la sanatoria escludendo definitivamente  S.G. Queste problematiche fanno emergere situazioni drammatiche per l’emergenza abitative, tante famiglie sfrattate vivono in situazioni difficili e non sostenibili. La mancanza di lavoro non viene accompagnata da un aumento della spesa pubblica a favore dei nuovi poveri. Ancor di più di fronte a tale situazione si è abbandonato la politica dell’Edilizia Residenziale Pubblica a favore di costruzioni di alloggi a  canoni concordati  o Housing sociale, le morosità per questi tipi di alloggi a Teramo, ammontano a 107 mila euro che l’Ater di Teramo non ha ancora riscosso è chiaro che si stanno rilevando fallimentari. Oggi più che mai c’è necessità di alloggi a canoni sociali, (case popolari). Il Comune di Teramo in virtù della realizzazione del progetto di Housing Sociale di Via Longo dal mese di marzo 2012, con delibera di Giunta n° 95  ha rinunciato  ad assegnare alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica per emergenza abitativa atteso che la giunta comunale  a seguito dell’approvazione del progetto di cui sopra  ha congelato le assegnazioni violando di fatto l’art 15 della Legge Regionale96/96 al fine di riservare il 30% degli alloggi di ERP disponibili, invece, resosi liberi agli occupanti di Via  Longo. In questi 4 anni il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi  non si è preoccupato del problema, nessuno si è adoperato  per attenuare il problema creato dal blocco delle assegnazioni per  emergenze abitative  e del  parziale blocco delle assegnazioni per graduatoria, che potrebbe durare diversi anni e portare a conseguenze inaccettabili  che possono manifestarsi forti tensioni sociali. In questi giorni sono state poste le richieste di assegnazione  per situazioni di grave emergenza da diverse famiglie che vivono una situazione a dir poco drammatica.: sull’emergenza abitativa, va dato una risposta immediata.   via longo