• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie
FERZETTI MARIOEbbene dopo tante prove di trasmissione alla fine si è arrivata alla prima … ossia dopo le critiche sulla situazione economica e contabile del Comune di Dodo Di Sabatino, dopo l'uscita di “Fratelli d'Italia” (Micheli, Sbraccia, ora anche Canzio), quella di Campana, oggi abbiamo le clamorose dimissioni dell'assessore Di Giovangiacomo, dei lavori pubblici, la delega più importante per una amministrazione locale. Decisione che va a segnare in modo veramente negativo la seconda consigliatura Brucchi e non spiegabile come semplice scrollone al fare e alla discussione alla stessa maggioranza, se fino a ieri si è stati nell'esecutivo allieneati e coperti, bensì da parte dei dalmati, per mire ben più alte e quindi da ben sperimentare per tempo … ma sino al sacrificio di una delega ai lavori pubblici …  sino alla irresponsabilità di far restare la città senza guida politica e con i cantieri aperti (Corso San Giorgio) … e poi manifestando di voler restare propositivi lì in Consiglio dall'opposizione e senza l'esclusione che in caso di elezioni di tornare tutti insieme appassionatamente, come se nulla fosse successo … veramente bello. Una consigliatura nata male che ha espresso sin dall'inizio un sindaco prigioniero (oggi alla resa dei conti), delle due note famiglie politiche teramane, che hanno chiesto ed ottenuto esecutivi, maleficiando altri forse, della stessa maggioranza, ben più meritevoli. Detto questo da comunista non posso non stendere un velo pietoso di come vanno le cose a Teramo: città ormai definita delle rotonde (fatte male ed in pericolose pendenze), ma lo stesso di come lo fu a suo tempo definita quella Sperandio (l'ultima di centro sinistra) dei marciapiedi; oggi città delle strade da terzo o quarto mondo (ma che allo stesso modo ricordo l'ultimo anno del centro sinistra, con ass.re dei D.S., con le periferie ed i giardini pubblici sotto erbacce alte un metro). La stessa  situazione fallimentare dei parcheggi pubblici a Teramo, di Piazza Dante e dell'ospedale Mazzini, i cosiddetti “project”, da noi sempre contrastati, dal centro-destra realizzati, dal P.D. sempre caldeggiati ed appoggiati, oggi, all'occasione, criticati perché di molto in anticipo si stanno per ritorcere sulle tasche dei cittadini teramani e dimostrano l'inciucio della politica teramana. Brucchi deve andare a casa, lo vogliamo tutti … ma lo stesso dovrebbe fare chi in Regione gira i territori raccontando dell'incentivata situazione sanitaria e poi taglia i primari nei reparti ed i punti nascita. Chi riduce le ore di lavoro negli stessi ospedali pubblici del 30%, tagliando anche l'orario delle sale operatorie che devono chiudere alle 18,30. Chi è complice ad impedire ad una qualunque persona, che non ha mai lavorato (definito inoccupato), ad avere assistenza sanitaria gratuita, richiedendone il cambio dello stato in disoccupato (deve aver lavorato comunque un minimo di tre mesi) … allucinante! O addirittura oggi che si è impossibilitati a richiedere presso il proprio medico curante le analisi generali personali in una struttura pubblica … per farlo bisogna essere malati sintomatici, oppure andare alle cliniche private a pagamento. E non ci si venga poi a parlare di funivie … qui non è la Lugano (la Svizzera, una piccola superpotenza che è fuori dall'Europa delle banche e che vive di orologi, di formaggio, di cioccolato, di turismo invernale e gestando i soldi degli altri), qui siamo in Italia (la terza potenza europea ridotta alla fame e alla guerra tra poveri). Siamo a Teramo dove si promettono 120 milioni di euro per lo stesso “masterplan” e poi non se ne hanno 85 per chiudere la Teramo Mare e si mandano in segreto le carte a Roma per poter coinvolgere forse il privato Toto, oppure si tagliano i chilometraggi agli autobus pubblici di linea. Oppure si spendono 350 milioni di euro per una pista ciclabile che sale a Colle Parco (non tutti i teramani sono capaci di scalare le tre cime di Lavaredo) e poi si propone di chiedere 2 milioni di euro di mutuo (4 miliardi di lire) per poter rifare gli asfalti di tutte le strade cittadine … . (Disse un po' di tempo fa chi dal cielo venne sulla Terra: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra ...”). Perciò signori, basta con la politica farsa o del dirsi contro per la mala situazione del momento … qui si ha bisogno di una politica di lungo respiro, di rottura per un vero cambiamento radicale ad iniziare dal non rispettare il patto di stabilità del 3% imposto dall'Europa dei banchieri e di far pagare chi può permetterselo. E un ennesimo basta con tutta quella sinistra definita “radical scic” che accettando tutto del capitalismo privatistico mira soltanto a scranni di potere pur restando invariantivi … per continuare nelle stesse scelte … e noi comunisti questo per certo lo sappiamo da tempo. Mario Ferzetti (Ass.ne Comunisti Sempre - Teramo)