Perché si è dimesso Giorgio Di Giovangiacomo? E' la domanda che, a margine della crisi, in queste ore turba i sonni della politica teramana. La domanda che molti si pongono è "perché"? Di Giovangiacomo  non era alla guida di un assessorato qualsiasi e non era un assessore di primo pelo ma una persona che seguiva l'assessorato più importante del comune (lavori pubblici) da sette anni. Perché, pur avendo avviato così tanti cantieri e con successo improvvisamente ha deciso di lasciare  e perché Mauro Di Dalmazio ha deciso di farlo andare via. Posizione si dice condivisa anche da Gianni Chiodi. Le voci si accavallano, anche ipotizzando risvolti paradossali su inchieste giudiziarie legate alle olive (in realtà del tutto inesistenti), mentre i partiti giocano le loro carte e pianificano le loro strategie. Giandonato Morra leader abruzzese di Fratelli d'Italia, che per ora non vuole rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma al Sindaco avrebbe fatto intuire che la via d'uscita, se d'uscita si può parlare è una solamente: azzeramento di giunta e assessorati strategici come bilancio ed urbanistica affidati a tecnici esperti del settore, lasciando fuori la politica di una  coalizione che ha dimostrato di non essere una buona guida. Un azzeramento totale, dunque, che deve essere guidato dal Sindaco e solo dal Sindaco, lasciando Tancredi e Gatti fuori dalla porta. Se non ci si riuscirà, allora tutti a casa e al voto. Cena in un ristorante di Villa Vomano, ieri sera, tra Paolo Tancredi, Alfonso di Sabatino Martina, Giacomo di Pietro, Giancarlo di Lucanardo e alcuni consiglieri comunali dei vari partiti, per fare il punto della situazione. Per Tancredi e Gatti bisogna andare avanti con questa amministrazione,  magari con qualche aggiustamento, ma senza un azzeramento totale. Almeno fino ad ottobre, quando non si comprende bene cosa poi potrebbe o dovrebbe accadere. Secondo Di Sabatino, bisogna azzerare la giunta e cambiare subito rotta, se le cose rimarranno così "Teramo soprattutto" uscirà definitivamente  dalla maggioranza. Secondo Di Sabatino, Gatti non vuole staccare la spina ai suoi assessori "e questo non va bene, visto come hanno ridotto la nostra città" Di Sabatino, infine,  sta lavorando alla definizione di una proposta che dovrebbe essere inoltrata al sindaco lunedì,  a firma di Teramo Soprattutto, Fdi, Forza Italia e Ncd.  Se tutti accetteranno...