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12973349_959417450844734_548735958792992052_oIn sanità si cambia. Eccome se si cambia. Basta poco. Una riunione in Regione con il consigliere giusto ed ecco qui, che un reparto che doveva essere rilanciato si declassa, e quello che stava per essere chiuso, o quasi si rilancia con un piano specifico. E' accaduto ieri quando il consigliere Luciano Monticelli ha diffuso un bel comunicato stampa annunciando nuovi investimenti nell'ospedale di Atri che prevede il rilancio di Medicina Nucleare quasi chiusa e la declassazione ulteriore della Medicina Nucleare del Mazzini che invece, doveva essere rilanciata con l'acquisto di nuovi apparecchi diagnostici. «Che senso ha tenere aperta Atri dove c'è solo un  tecnico ed un medico che fa solamente  ecografie, il quale due volte a settimana viene a Teramo perchè l'unica Gamma Camera vecchia di oltre 15 anni sta proprio a Teramo: una macchina vecchissima che lavora lentissima e che essendo quasi inutilizzabile ed è ancora utile solo per pochi accertamenti, non puo' essere utilizzata e per questo motivi, i pazienti non si recano piu' al Mazzini. Perchè non ne viene installata una nuova a Teramo preferendo invece Atri?», si domanda il personale del Mazzini? Si tratta solo di una mera propaganda elettorale? Il vero problema della mobilità passiva della Medicina Nuclere a Teramo è la Pet che non c'è e per questo l'utenza va a farsela fuori: a Pescara dove ce nè una mobile e nelle Marche. Altri esami relativi al cervello per l'accertamenrto dell'Alzemheir o del Parkinson hanno necessità del Dat Scan, ed anche in questo caso, non vengono piu' fatti esami perchè la macchina è terribilmente vecchia. Un volta la Medicina Nucelare di Teramo era il fiore all'occhiello dell'ospedale  e veniva gente da fuori regione anche per lo studio di infiammazione di protesi d'anca e ginocchio, oggi è un reparto dimenticato. La stessa Oncologia oggi manda i pazienti fuori perchè vi sono macchine necessari all'accertamento di una malattia che impiegano cinque minuti rispetto a quelle di Medicina Nuceleare di Teramo.  E' arrivato il momento di investire a Teramo, nel Mazzini e non ad Atri dove l'investimento sarebbe inutile proprio perchè l'ospedale unico si vuole realizzzare nel capoluogo e non nei presidi esterni della provincia teramana. Che senso ha comperare una macchina nuova, una Gamma Camera nuova ad Atri e non a Teramo si domanda il personale del Mazzini e lo chiede al Governatore D'Alfonso e al Manager Fagnano, lasciando Teramo all'abbandono?