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Tv private, si cambia. Presto potreste essere costretti a "cambiare canale" per poter seguire la vostra tv locale preferita. Nel vero senso della parola, visto che il Ministero dello Sviluppo Economico ha diffuso qualche giorno fa i nuovi (attesi)  bandi per le graduatorie, sia per gli operatori di rete locale relativamente alle nuove frequenze coordinate attribuite all’Italia, cioè non interferenti con i Paesi confinanti (in passato si sono verificati problemi di interferenza con altri Paesi), sia dei fornitori di servizi media audiovisivi che potranno essere trasportati sui multiplex, a partire dalle regioni oggetto della cosiddetta “rottamazione delle frequenze”. Le regioni interessate sono Abruzzo, Marche, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sardegna. Come si sarà intuito, si tratta di bandi relativi alle frequenze (che sono cosa diversa dal numero del canale che poi troverete sulla vostra televisione), ma è più che probabile che, in virtù anche dei problemi economici incontrati da alcune società editrici, si possa verificare un cambio di numerazione che interesserà alcune emittenti. A questo proposito, sarà determinante lo "stato di salute" delle società editrici, visto che il Ministero vuole adottare tutte le misure necessarie a garantire l'accesso alle sole società che diano garanzie di serietà e di solidità, eliminando gli avventurieri dell'etere che hanno in passato imbarbarito il mercato televisivo locale. Gli operatori di rete locali ammessi alla procedura, infatti, dovranno essere in possesso dell’autorizzazione generale ex art. 25 del Codice delle comunicazioni elettroniche (decreto legislativo 259/03) o dovranno conseguire detta autorizzazione entro 60 giorni dall’aggiudicazione della frequenza. La durata dei diritti d’uso sarà di quattro anni, rinnovabili di anno in anno fino ad un massimo di complessivi ulteriori quattro anni. Diversa è la questione relativa al secondo bando, quello relativo alla formazione delle graduatorie regionali dei fornitori di servizi di media audiovisivi (Tv locali), autorizzati dall'AGCOM e titolari di marchi/palinsesti diffusi con la relativa numerazione automatica LCN attribuita dal Ministero. La procedura di gara è infatti finalizzata alla formazione delle graduatorie regionali utili all’individuazione dei soggetti che avranno diritto di essere trasportati sulle frequenze coordinate assegnate agli operatori di rete in ambito locale. Anche in questo caso, il Ministero ha previsto tutta una serie di "garanzie" che i partecipanti al bando dovranno prestare, allo scopo di assicurare l'accesso alle trasmissioni solo di aziende editoriali che abbiano requisiti di serietà. Oltre alle verifiche ministeriali, sono già più di una le emittenti che parteciperanno al bando ad aver incaricato propri legali di seguire tutte le procedure, pronti a presentare ricorsi in presenza di situazioni "anomale". In particolare, sarà fondamentale evitare che aziende in crisi, magari con un carico debitorio importante maturato ai danni di dipendenti e fornitori, possano "riciclarsi" in nuove società che siano ripulite dai debiti. Contro questi rischi, i controlli saranno severissimi