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Adriano Rodomonti è il proprietario dell'immobile per oltre vent'anni ha ospitato la Facoltà di Medicina Veterinaria di Teramo, prima del trasferimento in massa a Piano d'Accio. E come è in causa con l'Uni.Te il Comune di Teramo, è in causa anche lui. Una causa da oltre 200mila euro. Dall'immobile alla fine di viale Crispi l'Università sarebbe dovuta andare via nel 2011, tant'è vero che lo anticipa a Rodomonti con una lettera nel 2010. Ma l'anno dopo, nessuno va via e, onde evitare fin da subito azioni legali, la proprietà concede delle proroghe. Fatto sta che passano tre anni. A settembre 2014 l'Unite gli comunica che sarebbe andata via il 31 dicembre. Passano i mesi, di operazioni di trasloco il proprietario non vede traccia visto che lì dentro restavano ancora scatoloni, attrezzature e quant'altro. Lui torna il 2 gennaio da un viaggio, entra nella sede e constata appunto che è tutto come prima. Si consumano sopralluoghi e trascorrono altri mesi. Fino all'estate del 2015 quando gli scatoloni vengono portati via. Ma del ripristino dello status quo ante dell'immobile non vi è traccia. Si va in causa, allora: "Per me è assurdo, davvero...Ho provato ad avere un contatto col rettore ma niente...". E così l'Università si ritrova pendenti due cause: una da mezzo milione di euro col Comune per la vecchia sede del biennio di Veterinaria alla Molinari e una con privato cittadino teramano. Che chiosa, amaro: "A volte dare in affitto un proprio immobile ad un ente pubblico significa vivere un'odissea" GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) rodomonti