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L'Abruzzo del WWFMettere in rete le aree naturali protette regionali per dare un futuro all'Abruzzo. Questo l'obiettivo che il WWF regionale sta portando avanti e che spiegherà anche venerdì 20 maggio nel corso di un convegno che si terrà nella sala Figlia di Iorio della Provincia a Pescara e a cui parteciperanno l'assessore regionale ai Parchi Donato Di Matteo, direttori delle aree protette e docenti della Facoltà di Bioscienze e Tecnilogie Agro-Alimentari ed Ambientali dell'Università di Teramo. "Vogliamo stimolare - ha detto il coordinatore delle Oasi WWF Abruzzo Andrea Natale - la Regione per mettere di nuovo al centro della politica le aree protette. Per fare questo abbiamo fatto un percorso di due mesi con quattro workshop tematici (agricoltura e sviluppo rurale, biodiversità, educazione ambientale e turismo e valorizzazione ambientale) dove abbiamo coinvolto le comunità che vivono dentro le nostre riserve regionali, professionisti, amministratori, esperti di turismo e di valorizzazione del territorio con la finalità di mettere in rete le nostre riserve ed elaborare progetti per dare un futuro alle stesse aree". "Da qui - ha proseguito Andrea Natale - è scaturito anche un decalogo di suggerimenti formato da 10 punti che abbiamo presentato alla Regione per la valorizzazione delle aree protette. Il convegno arriva dopo due mesi di lavoro e ha come obiettivo quello di portare avanti un Piano triennale che svilupperemo con gli enti locali e operatori economici per migliorare l'efficacia nella gestione e nella biodiversità, reperire fondi e fare economia di scala creando sistema". In Abruzzo ci sono 5 oasi naturali: Lago di Penne (Pescara), Lago di Serranella (Chieti), Cascate del Verde (Chieti), Calanchi di Atri (Teramo), Gole del Sagittario di Anversa degli Abruzzi (L'Aquila).