VIDEO / MONTORIO. CASO PISCINA COMUNALE, RACCOLTE OLTRE 1200 FIRME. DOMANI TUTTI DAL PREFETTO...E SI SPERA NEL COMMISSARIAMENTO
Si sposta in Prefettura la vertenza dei 21 dipendenti della piscina comunale di Montorio al Vomano, in presidio permanente dallo scorso 23 aprile, per protestare contro mancate retribuzioni: sette gli stipendi arretrati vantati da istruttori e non dell’impianto che, come noto, non serve soltanto la comunità localo ma vanta, anzi vantava, decine di utenti dai Comuni limitrofi, incluso scuole e ragazzi con disabilità. La piscina comunale, dal 23 aprile scorso, è off limits, chiusa con tre lucchetti apposti dallo stesso personale insieme al segretario della Filca Cisl, Giancarlo De Sanctis. Da quel giorno è scattato il presidio permanente, tuttora in corso; il corteo di protesta dalla piscina fin davanti Palazzo di città; un tavolo delle relazioni industriali svoltosi in Provincia alla presenza dell’amministrazione comunale di Montorio, con sindaco Di Centa e vice sindaco Guizzetti. Adesso la vertenza si sposta in Prefettura: i dipendenti, che da oltre due settimane portano avanti una petizione a sostegno della loro battaglia per il diritto allo stipendio e al lavoro, domani mattina si ritroveranno dal prefetto Valter Crudo insieme al sindacato e gli consegneranno le oltre 1200 firme raccolte finora. Saranno presenti anche il sindaco di Montorio, Gianni Di Centa, e un rappresentante della Provincia. Punto interrogativo la presenza o meno della titolare della MSP Abruzzo, Tiziana Gabrielli, assente all’ultimo tavolo convocato in Provincia. L’appuntamento è per domani alle 11. L’auspicio dei lavoratori è che il Prefetto intervenga per riaprire la piscina il più presto possibile, alla luce dell’utilità pubblica più volte richiamata anche nel corso del Consiglio comunale straordinario svolto, non a caso, presso il palazzetto dello sport. Il Comune potrà rientrare in possesso dell’impianto solo il prossimo 10 giugno, allo scadere dei trenta giorni utili per completare l’iter di recessione del contratto di gestione sottoscritto con la MSP Abruzzo. L’unica strada per riaprire la piscina sarebbe il commissariamento dell’impianto e la nomina contestuale di un commissario da parte del Prefetto. Le trattative con la MSP Abruzzo, stando alle indiscrezioni, non avrebbero fruttato nulla di positivo per i dipendenti, indietro di sette mensilità.
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