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pannaaaMarco Pannella, storico leader del Partito Radicale, considerato uno dei politici più importanti e influenti della storia della repubblicana dell’Italia, è morto oggi in una clinica privata a Roma, dove era ricoverato da mercoledì sera. Aveva 86 anni – compiuti lo scorso 2 maggio – e da tempo era malato di cancro. Nelle ultime settimane gli avevano fatto visita moltissimi amici, giornalisti e politici, tra cui sia l’attuale presidente del Consiglio Matteo Renzi sia Silvio Berlusconi. Venerdì scorso si era recata nella sua casa, a Roma, una delegazione teramana  composta da Teramo Nostra, dall'avvocato Di Nanna, dal consigliere Marroni e guidata dal Sindaco Brucchi. Il Sindaco aveva consegnato a Pannella le chiavi della città di Teramo essendo nato nel capoluogo tanti anni fa. Lo scorso consiglio comunale gli fu conferita la cittadinanza onoraria. Pannella aveva iniziato a fare politica negli anni Cinquanta e ha continuato a farla praticamente fino alla fine della sua vita: negli ultimi giorni di gennaio del 2016, per esempio, ha partecipato a un convegno sul rispetto dei diritti umani in Iran della ONG “Nessuno tocchi Caino”, legata ai Radicali. Ha avuto una vita movimentata, ricca, contraddittoria – larger than life, più grande di una vita sola, direbbero gli americani – vissuta per lungo tempo all’interno del dibattito politico e culturale italiano: fu direttore di due quotidiani di sinistra radicale, Lotta continua e Liberazione, per esempio, e anche sostenitore del primo governo di Silvio Berlusconi nel 1994. Promosse per tutta la vita i valori democratici e liberali, la difesa dei diritti umani e all’autodeterminazione individuale, ma negli anni è stato accusato di aver disposto del Partito Radicale in maniera eccessivamente autoritaria. Ha condotto e vinto decine di battaglie politiche e culturali di massa – a favore della libertà di scelta sull’aborto, del divorzio e dell’obiezione di coscienza alla leva, contro i Patti Lateranensi fra stato italiano e Vaticano, per la depenalizzazione delle droghe leggere e il miglioramento delle condizioni di vita nelle carceri, eccetera – ma non ne ha mai incassato grandi dividendi politici: è entrato e uscito dal Parlamento per gran parte della sua carriera, non è mai stato al governo. brucchi-pannella Pannella si è anche concentrato a lungo su temi più marginali, cercando di farli entrare nel dibattito pubblico: la legalizzazione delle droghe leggere, la responsabilità civile dei magistrati, l’europeismo e la. Ha sostenuto tutte queste cause con lunghi scioperi della fame e della sete, comizi lunghissimi, manifestazioni pubbliche. Ha detto di aver fumato «per una vita» 100 sigarette Celtic al giorno, e di essere recentemente passato a 60 sigari toscanelli. Due anni fa aveva detto al Fatto Quotidiano: «Due tumori alla mia età ci possono pure stare. Me ne frego. Semmai ho un dolorino ai reni che non si capisce cosa sia». GUARDA IL LUNGO RICORDO-VIDEO DI RADIO-RADICALE, INTERAMENTE DEDICATO A MARCO PANNELLA (CLICCA QUI) MARCO FOTO RADIO