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Cita Giovanni Falcone, l'ex assessore Rudy Di Stefano sulla sua pagina Facebook. "Chi tace muore ogni giorno, chi parla muore una volta sola".  Difficile non intuire il riferimento al momento politico attuale, al Comune di Teramo. Forse a voler dire che, siccome lui ha "parlato" esprimendo pareri contro il Sindaco, la sua "morte" assessorile era inevitabile. E infatti, Rudy Di Stefano dovrebbe essere uno dei "cancellati" nel Brucchi bis bis, che vedrà la nascita di una giunta a sei assessori, con il sacrificio di Di Stefano appunto, e sembra anche dell'assessore Francesca Lucantoni. Al loro posto, Gatti avrebbe indicato Franco Fracassa quale assessore, anche per tacitare i suoi malpancismi sul bilancio. In quel caso, Fracassa dovrebbe lasciare la poltrona da delegato in Provincia. Si parla anche di Domenico Narcisi come possibile presidente del Consiglio Comunale al posto di Milton Di Sabatino. Tra le altre novità, a parte la rotazione di altri assessori, che potrebbe vedere anche il rientro della Lista civica di Di Dalmazio, ma solo al termine di un percorso condiviso sul progetto amministrativo, percorso che allo stato non esiste. Teramo Soprattutto non entra in Giunta, ma avrebbe una poltrona, forse la presidenza del Ruzzo, visto che alla TeAm c'è il rischio che la legge Madìa renda inutile la presidenza. C'è però da attendere l'esito delle elezioni a Roseto e considerare il commissariamento di Tortoreto. Insomma, una gran confusione e tanta incertezza, per ora. Riunione Futuro In si è riunito ieri pomeriggio per parlare non solo del famoso documento programmatico ma anche di altro ed ha fatto "finta" di emendare qua e la un documento ritenuto da molti ex assessori e consiglieri solo di facciata. Intanto, in vista del varo della nuova Giunta prevista come ha detto il Sindaco entro questo sabato, iniziano a venire fuori le prime indiscrezioni su posti e  nomi: tre gli assessori di Futuro In (si parla del rientro di Romanelli e della Guardiani), due a  NCD con la conferma di Mario Cozzi e Valeria Misticoni e il sacrificio di Marco Tancredi che dovrebbe uscire dalla Giunta nuova, ed un posto per Forza Italia con la riconferma di Mirella Marchese. Ma si sa le cose da qui a sabato, potrebbero cambiare. Del resto sono solo indiscrezioni e tali restano. Ad oggi. Intanto, nel pomeriggio il presidente della Regione Abruzzo tuona dalla sua pagina facebook: "L'ipotesi di una mia candidatura al Parlamento, teorizzata da qualche organo di stampa, è una non notizia.  A fine giugno 2014 sono stato scelto dalla stragrande maggioranza degli elettori abruzzesi per svolgere la funzione di Presidente della Regione per la decima legislatura, che scade nel 2019.  Intendo onorare il patto stretto con i cittadini per realizzare il programma di governo che ci siamo dati 23 mesi fa con la coalizione di centrosinistra per le persone, le imprese e i territori della regione". Dunque il Presidente della Regione dovrebbe rimanere in sella fino a fine mandato.