VIDEO/L'AQUILA, PER CHIUDERE IL CANTIERE DELL'EMICICLO TEMPI STRETTISSIMI, OGGI TOUR CON LA STAMPA (FOTO)
"Vedo che i lavori sono molto rispettosi del cronoprogramma, i tempi saranno rispettati. Questa, nonostante i ritardi per i ricorsi fatti al Tar, sarà la prima opera pubblica riconsegnata, è piuttosto emozionante". Così il presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangazuo nel cominciare il tour a 100 giorni dall'inizio dei lavori a palazzo dell'Emiciclo. Alla ex Gil che ospiterà un ampliamento del Gran Sasso Science Institute il presidente ha ricordato: "Questo è un Edificio vincolato, fare un intervento strutturale con l'immissione degli isolatori sotto la vecchia struttura portante è un lavoro particolare ma é stato fatto con una delicatezza tale che non ne ha risentito per nulla".
L'approccio è decisamente innovativo così come il tema sicurezza: con l'adeguamento antisismico al palazzo sottoposto a vincolo della Sovrintendenza. L'isolamento sismico è alla base con il separamento della struttura.
I lavori sono iniziati a dicembre e servono ancora 459 giorni per il completamento. E questo sarà il primo cantiere pubblico che sarà "chiuso" con successo.
Voglio immaginare un palazzo che non sia ad uso esclusivo della politica ma divenga un segno riconoscibile a servizio del bene pubblico e dei cittadini”. Le parole del Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, chiudono la visita con i giornalisti, organizzata per illustrare l’andamento del cantiere dell’Emiciclo a cento giorni dal primo tour con la stampa. A illustrare i progressi del cantiere, oltre al Direttore Paolo Costanzi, i responsabili della ditta appaltatrice e i progettisti, Riccardo Vetturini, Lucio Zazzara e Giacomo Di Marco. I tecnici hanno sottolineato il rispetto dei tempi di avanzamento del cantiere, con 7250 ore lavorate. Si stima, inoltre, di consegnare i lavori prima della data prevista, che coincide con la primavera del 2017. Nel corso del tour ci si è soffermati in modo particolare sulla posa in opera degli isolatori sismici e sulla trasformazione – già abbastanza visibile - della ex sala Michetti in una sorta di giardino di inverno con l’accesso alle torri degli uffici. Particolare interesse ha riscosso il nuovo spazio emerso dopo l’eliminazione della impattante scala in cemento armato situata all’ingresso dell’Emiciclo. In questo modo è stata data evidenza alla grande vetrata, per la quale verrà bandito un concorso di idee rivolto ad artisti nazionali ed internazionali. È stato poi posto l’accento sui lavori attraverso i quali si sta procedendo alla rimozione delle superfetazioni che nascondono un interessante ambiente, situato nei pressi di quella che sarà la sala ipogea, dove verrà sistemata la biblioteca del Consiglio regionale.
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