CRISI IN COMUNE/ CLAMOROSO. NESSUN GATTIANO NELLA NUOVA GIUNTA?, FUTURO IN "SCAPPA"
La forzatura del Sindaco con la quale con un giorno di anticipo ha deciso di convocare la "sua" conferenza stampa per la presentazione della nuova-vecchia Giunta (per domani alle 11,30), genera il suo primo e forse un pochino atteso "colpo di scena", Futuro In non doveva presentarsi, poi però all'appello mancavano solo GB Quintiliani e Caccioni e c'era pure Sbraccia, la cui posizione deve essere tutta chiarita dopo l'annuncio di non voler votare il bilancio. Brucchi ha incontrato stasera i consiglieri comunali per annunciare la quadratura e l'approvazione del "patto di prospettiva".
Dalla nuova composizione si chiama fuori anche Futuro In, anche se qualcuno parla di poltrone accertate come quella a Fracassa dopo il ben servito di ieri, della Lista Civica e di un consigliere di FDI-AN nella persona di Raimondo Micheli (Sbraccia invece si è lasciato tentare dalle promesse del Sindaco e da Canzio forse assessore). Questa sera, per le 19, Brucchi ha chiamato uno ad uno i consiglieri rimastigli per convocarli in sala consigliare, per fare i nomi della nuova-vecchia Giunta in vista della conferenza stampa di domani, ma alla riunione non si è presentato tutto Futuro In.
Il polso duro di Brucchi di non voler più in Giunta Rudy Di Stefano, l'uomo premiato con quasi mille voti nelle ultime consultazioni e Francesca Lucantoni, ha determinato la rottura anche con Paolo Gatti che come annunciato più volte, forse e diciamo forse, garantirà solo un appoggio esterno in caso di necessità. Ma Fracassa forse ci sarà, a confermare una certa freddezza nei rapporti col "capo".
Dunque, la Giunta sarà composta da NCD (Paolo Tancredi), Teramo Soprattutto (Dodo Di Sabatino, che ha però più volte detto di non voler entrare nell'esecutivo), la Lista Civica del Sindaco e Forza Italia. Se Futuro In sarà o meno in maggioranza lo si apprenderà solo domani e dopo che Paolo Gatti avrà incontrato, stasera, il Sindaco per gli ultimi aggiustamenti del caso.
«Dobbiamo andarcene a casa, invece continuano a forzare la mano. Un anno di commissariamento e poi tutti al voto, oramai campano solo di poltrone ed interessi economici», si sfoga così uno dei consiglieri di Brucchi, rimasto ma deluso dal Sindaco sempre di più, in una città abbandonata a sé stessa. Anche perché con Paolo Gatti in appoggio esterno, questa Amministrazione è sicuramente a tempo. Fino ad ottobre come tutti dicono?