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"La nuova giunta di Brucchi? Solo il frutto di una quadratura numerica, esattamente quello di cui avevamo paura e sul quale avevamo espresso tutte le nostre preoccupazioni". Senza metafore, il giudizio di Angelo Puglia, della Lista Civica al Centro per Teramo, quella che di fatto, con le dimissioni dell'assessore Giorgio Di Giovangiacomo, ha segnato l'inizio della fine del capitolo primo del Brucchi bis. Una fine che, nelle intenzioni dei "dalmati", avrebbe dovuto generare un secondo capitolo diverso, nelle forme e nella sostanza, invece: "Non c’è alcuna traccia di quello slancio che auspicavamo per ridare vigore alla città - continua Puglia - e che ritenevamo condizione fondamentale per la ripartenza dell'azione amministrativa". Eppure, quella della Lista Civica era stata una posizione anche estremamente propositiva "Avevamo chiesto di poter partecipare alla ridefinizione del nuovo programma, per il quale avevamo indicato una serie di punti fermi fondanti, ma credo di poter dire che non c'è stato un vero e proprio tentativo di farci rientrare, di coinvolgerci davvero nel rilancio dell'azione, anzi, ci si è limitati solo a raggranellare quei 18 voti  che sono, adesso, l'espressione numerica di una quadratura matematica, ma non politica".