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tancredim«Non ho accettato tranquillamente la mia non riconferma in Giunta, pero', bisognava e bisogna ancora garantire la continuità amministrativa che va perseguita a tutti i costi». A parlare è oggi l'ex assessore al Commercio, Marco Tancredi che spiega così la sua uscita, dopo solo due anni da assessore, nella Giunta Brucchi bis bis: «Il problema - dice - è che non c'è stata la quadratura sulle quote rosa e poi - spiega ancora Tancredi - c'è stato una sorte di veto sul mio nome, dai consiglieri che sono poi quelli che garantiscono la continuità amministrativa». Il giorno prima dell'annuncio della nuova Giunta, Brucchi si è recato a casa di Marco Tancredi per comunicargli che lui non ci sarebbe stato e quei pochi che hanno avuto modo di ascoltare il colloquio, assicurano che sarebbero volate parole "grosse" all'indirizzo del Sindaco perchè "non sempre un Tancredi puo' essere messo da parte a Teramo, senza ripercussioni future". «Ora lavoro per rimettermi comunque in movimento politicamente - dice ancora - come gruppo e perchè devo ancora vedere se mio fratello Paolo si ricandiderà, certo è che non è nelle mie corde abbandonare la politica». Poi Marco Tancredi confessa: «Mi dispiace non fare più l'assessore, c'erano diverse cose rimaste in  sospeso e l'altro giorno ho fatto le consegne a Canzio non tralasciando anche qualche consiglio che non so se prenderà in considerazione».  Di Brucchi politico e Brucchi uomo, pero' non ha voluto dire nulla. Un silenzio sospetto che lascia a poche interpretazioni.