Cerimonia di intitolazione dei giardini della Provincia a Marco Pannella alla presenza del Presidente della Provincia: Renzo Di Sabatino, del Sindaco Maurizio Brucchi, della senatrice Stefania  Pezzopane, dell'assessore regionale Dino Pepe e di tanti radicali, in primis Matteo Angioli. «Oggi riapriamo i giardini della Provincia alla città e li dedichiamo a Marco - ha detto il Presidente Di Sabatino -  Un uomo che si è tanto dato alla collettività. La prima guida illustrata di Teramo fu scritta da Giacinto Pannella ed in questa guida che c’è un pezzo della storia, una guida che risale al 1.888. Il suo è stato un insegnamento politico al massimo livello  che non possiamo dimenticare» «Sento Marco più vicino di prima perchè da quando ci ha lasciato, in città è nato un fermento, una voglia da parte dei cittadini, delle istituzioni di volerlo ricordare sempre di più. Io credo che tra i tanti ricordi che portero’ con me - ha detto il Sindaco Maurizio Brucchi - sicuramente, quella mattina in cui portai le chiavi della città a Roma».  E poi l'invito al Presidente Di Sabatino affinchè si combatta perchè la Biblioteca Delfico non chiuda: «Dobbiamo combattere insieme perchè la biblioteca resti a Teramo perchè la biblioteca provinciale non puo’ finire». La Senatrice Stefania Pezzopane ha ricordato come il suo insegnamento dovrà essere pratica quotidiana. L'assessore Dino Pepe ha voluto puntare il dito sulla nomina del Garante per i Detenuti: «da tempo stiamo proponendo la nomina di Rita Bernardini a garante dei detenuti. Ci auguriamo che il consiglio regionale possa dare un buon contributo presto». Matteo Angioli nel suo breve intervento ha detto: «Marco è stato tante cose: un incrocio tra il Gran Sasso e il Gran San Berardo. Marco era dappertutto come oggi lo è con noi grazie anche a questa iniziativa».  Poi tutti insieme hanno scoperto la targa ed aperto il cancello per una passeggiata conoscitiva di un luogo che non era accessibile, fino ad oggi, alla cittadinanza. Radio Radicale ancora una volta ha fatto la diretta da Teramo. Ancora una volta per Marco Pannella.