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20160620_17001020160620_170018Per i sindacati che dalle 15,30 di oggi sono in  riunone con i vertici della Teramo Ambiente (l'Ad Ranalli e il Presidente Bozzelli) non si giungerà probabilmente  ad un accordo  ma ad un nuovo rinvio, ad una nuova riunione mentre l'azienda si dice ottimista sul raggiungimento di un'intesa. Nella riunione che si è svolta per gran parte del pomeriggio di oggi in Provincia c'è solo una certezza, i dipendenti che puliscono il palazzo di giustizia rimarranno a lavoro fino a fine contratto: fino al 31 luglio. Il 20 luglio si svolgerà un nuovo incontro con il Presidente del Tribunale e si conosceranno anche le intenzioni del Ministero e quindi, la sorte degli otto dipendenti della Te.Am. In discussione c'è comunque il destino complessivo degli altri 21 ex dipendenti mandati in mobilità: 3 potrebbero essere reimpiegati nel call center che sarà esternalizzato, una persona dovrebbe andare alle pulizia ed una al verde. Da capire, che fine faranno i tre appalti affidati direttamente a tre ditte a Carapollo per un importo inferiore ai 40 mila euro ciascuno. L'Ad Luca Ranalli, riferiscono i Sindacati presenti all'incontro, ha evidenziato che solo se il Sindaco darà l'ok alla realizzazione del forno crematorio si potranno ricavare altri e nuovi posti di lavoro (come si ricorderà Brucchi con la segretaria comunale ha stoppato l'ultimo atto in attesa della gara a doppio oggetto entro la quale sarà inclusa anche la realizzazione del forno). Da domani i lavoratori riceveranno una lettera dall'azienda con la quale si comunicherà che saranno senza stipendio pur rimanendo in forza alla Te.Am. Momenti di tensione si sono registrati in una delle pause lavoro, quando i sindacati hanno fatto presente la difficile situazione attuale e futura all'interno dell'azienda. Oggi era previsto un incontro con il Sindaco che lo stesso ha rinviato a causa del decesso dell'ex primo cittadino D'Ignazio, tra qualche giorno, pero', i dipendenti senza speranze o quasi di un lavoro torneranno alla "carica" con Brucchi, perchè da lui vogliono non promesse ma certezze per un presente che nessuno riesce più a vedere. «Il Sindaco non ha alcuna intenzione di risolvere questa situazione - hanno detto gli 11 dipendenti presenti alla riunione - e sta prendendo le scuse. Ci dovevamo incontrare in comune ed invece...non sa che dirci...se non troviamo l'accordo staremoc cinque-sei mesi senza stipendio. Dove andiamo a mangiare a casa sua? Brucchi se ne deve andare da Teramo», hanno concluso. 20160620_19414820160620_193025 Su richiesta del Presidente Renzo Di Sabatino giovedi si terrà un incontro. Questo non è servito s tranquillizzare le acque: sindacati e lavoratori hanno deciso per il pugno di ferro e rimarranno in Provincia fino a quando non andranno in sede il Sindaco e il Presidente della Provincia. Veso le 19.30 è arrivato Brucchi con Di Sabatino ed hanno incontrato sindacati e Teramo Ambiente. GUARDA IL VIDEO 20160620_16263720160620_162645