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“Di Lucanardo in cda? No, grazie”. Senza possibilità di dubbio, la risposta di Dodo Di Sabatino alla possibilità di portare il cda del Ruzzo a 5, per favorire l’ingresso del “suo” Di Lucanardo, per il quale aveva chiesto, qualche giorno fa, la presidenza, ricordando di fatto al Sindaco di onorare gli accordi presi all’atto del rimpasto di Giunta. Per trovare una soluzione, nelle prime ore del pomeriggio di oggi ha preso corpo, grazie all’asse brucco-gattiana, che si dice supportata da molti Sindaci tanto di Centrodestra, quanto di Centrosinistra, appunto l’ipotesi di allargare il cda, portandolo a 5 componenti, con l’ingresso di Di Lucanardo. Ma a Dodo andrà bene? Ci chiedevamo nel nostro articolo. La risposta, è dello stesso Alfonso Di Sabatino Martina: “No, non ci interessa, non è assolutamente questa la soluzione del problema, non è questo il nostro scopo, siamo stati due anni senza avere niente, possiamo restare così, noi abbiamo chiesto di poter avere un ruolo per poter contribuire alla soluzione dei problemi, non per far da comparse…non ci interessa il posto in cda, assolutamente no”. Dunque, nulla di fatto, o meglio: tutto da rifare. Anche perché già si erano manifestate nelle ultimissime ore, le posizioni di netta contrarietà di alcune frange del Centrodestra esterne all’amministrazione cittadina, che avevano criticato non solo l’ipotesi, ma anche l’assoluto anacronismo di una scelta che rischia, se attuata, di essere letta come manifestazione evidente di una lottizzazione correntistica, neanche più partitica, che sarebbe  di molto sgradita all’elettorato.