RUZZO O TE.AM: GIANCARLO DI LUCANARDO TROVERA' LA SUA POLTRONA, BRUCCHI INVECE CI RIMETTERA' LA FACCIA
In pochi sembrano credere all'allargamento del cda da tre a cinque, al Ruzzo per far posto agli "amici" di Dodo. In casa centrosinistra ne sono certi che il cda di via Dati rimarrà a tre com è oggi, così come sono sicuri che il presidente è, e rimarrà: Antonio Forlini, sempre e solo per volere dei sindaci soci. Dunque, sembra, che l'annuncio fatto uscire, ieri dal centrodestra e dal Comune di Teramo, che vorrebbe questo allargamento del cda per far posto ad altre e nuove poltroncine sia solo una strategia politica per poi dare la poltrona vera a Giancarlo Di Lucanardo non al Ruzzo ma alla Teramo Ambiente.
Brucchi potrebbe farla passare per un ripiego dell'ultima ora subito dopo l'assemblea del Ruzzo del 16 luglio, per tenersi Dodo Di Sabatino e i suoi due consiglieri in maggioranza e far finta che tutto vada bene. Il nome dell'avvocato Di Lucanardo (che è oramai certo deve sedersi per forza, su qualche poltrona) rientra nell'elenco di coloro che hanno fatto domanda per la presidenza della Te.Am..
Il sindaco infatti emano' nel luglio 2014 ,un bando per recepire i curriculum degli aspiranti al cda della Team, e dunque ha già a disposizione una rosa di 39 candidati. Questi i nomi: Domenico Ciammaricone, Mauro D'Ubaldo, Ivan Di Cesare, Massimo Zilli, Emanuele Pierannunzi, Fabio Di Loreto, Graziano Ciapanna, Corrado De Iuliis, Alfonsina Palmieri, Pietro Bozzelli, Elisa Ciapanna, Giovanna Taccone, Arnaldo Lucidi, Eddy Rastelli, Alberto D'Agostino, Anna Di Russo, Giovanni Rosci, Ilaria De Sanctis, Anna Pompilii, Raffaele Foschini, Maurizio Angelotti, Flavio Mosca, Giuseppe Di Saverio, Giancarlo Di Lucanardo, Mauro Di Giuseppe, Vincenzo Di Marcello, Pierluigi D'Antonio, Maria Scarponi, Vittorio Crocetti, Francesco Paolo Foresta, Daniela Piccioni, Ermanno Ruscitti, Claudia Ripani, Marco Bacchion, Elda Forcella, Gaetano Carnessale, Alberto Di Francesco, Giacomo D'Ignazio, Giovanni Mattucci.
Per lunedì sera, il presidente della Provincia ha convocato tutti i sindaci di centrosinitra per far quadrato attorno al nome unico di Forlini. I numeri dovrebbero esserci per stringersi attorno al manager.